Antonio Pignatiello presenta il primo video live della sua “Electric session in the wood” con il brano “Statica Danza”, una performance autentica e intensa che unisce la potenza del rock alla quiete della natura. Registrato dal vivo nel cuore del bosco, “Statica Danza” è la prima di quattro tracce che anticipano il nuovo lavoro discografico di Pignatiello in uscita nella primavera del 2025.
Con Electric session in the wood, Antonio Pignatiello ha scelto di dare alla sua musica una dimensione autentica e diretta, esaltando il rapporto con la natura. Ogni brano è stato registrato dal vivo in presa diretta, e il video è stato ripreso in piano-sequenza, senza montaggio o correzioni digitali, per restituire la verità di chi suona e l’essenza stessa della performance. Un’esperienza visiva e sonora che mette in luce la dimensione intima della musica, senza filtri né artifici. Al suo fianco, il produttore artistico Filippo Gatti al basso e Gianfilippo Invincibile alla batteria, in un dialogo musicale con il paesaggio che diventa parte integrante della narrazione.
«”Electric session in the wood” è un’ode sussurrata alla bellezza intatta, alla verità cruda e dimenticata della natura – racconta Antonio Pignatiello – Abbiamo registrato come si scrive una lettera d’amore: nessun filtro, nessun ritocco, solo noi, una chitarra, il basso, la batteria, e il bosco che respira accanto. Ogni nota è viva, senza maschere, come il tempo che passa e lascia il suo segno. Il video, girato in piano-sequenza, è una finestra su un atto puro: noi, la musica e il bosco che ci chiama, un invito a vivere in armonia, a riscoprirci custodi di un mondo fragile».
La cinematografia è stata affidata a Roberto Beani e Federico Ermini, mentre il color grading è a cura di Davide Ulissi. Le riprese audio sono di Griffin Alan Rodriguez.
Con Filippo Gatti al basso e Gianfilippo Invincibile alla batteria, Pignatiello si immerge in una dimensione musicale che intreccia rock e natura. Il video rappresenta anche un ritorno alla riflessione sul cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, temi cari all’artista che aveva già affrontato nella sua “Acoustic session in the wood”. Questo nuovo lavoro evidenzia nuovamente un problema che richiede sempre più attenzione, invitando il pubblico a riscoprirsi custode di un mondo fragile.
Antonio Pignatiello è un cantautore italiano. Nel 2010, ha vinto il Premio per il miglior brano inedito al Solarolo Festival con la canzone Folle, segnando l’inizio del suo percorso discografico con l’album Ricomincio da qui. A questo hanno fatto seguito gli album A sud di nessun nord e Se ci credi.
Nel 2015 è stato ospite dello Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela, esibendosi insieme ai musicisti della Banda della Posta. Nello stesso anno, ha suonato con artisti del calibro di Eugenio Bennato, Vincenzo Costantino Chinaski e Pietra Montecorvino. Nel 2020 si è esibito al Teatro Ariston durante SanremoRock. Nel 2022 ha pubblicato i singoli Bianca (prodotto da Taketo Gohara) e Povera Patria (omaggio a Franco Battiato), entrambi inclusi nell’EP Polvere e Poesia. Antonio è laureato in Lettere e Filosofia al D.A.M.S. di Roma Tre. Ha curato la regia di videoclip ed è stato aiuto regista nel cortometraggio Molo 22 con Philippe Le Roy e Donato Placido. Come attore, ha partecipato al film indipendente Era del Rame di Esteban Vivaldi, che include nella colonna sonora brani tratti da A Sud di Nessun Nord. Nel 2018 ha curato la colonna sonora del cortometraggio sperimentale Esubero di Valerio Nicolosi. Insegnante di lettere, è anche autore di racconti pubblicati in antologie.
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