TOLOSA – Il secondo satellite geostazionario per telecomunicazioni Inmarsat-6 (I-6 F2), costruito da Airbus, è arrivato al Kennedy Space Center, in Florida, a bordo di un Beluga di Airbus, pronto per il lancio a febbraio.
Il satellite più giovane della generazione Inmarsat-6 fa parte della famiglia di satelliti Eurostar E3000, altamente affidabili, e sarà il 58° costruito da Airbus. Sarà anche il nono Eurostar in orbita con propulsione elettrica, rafforzando così la posizione di Airbus quale leader mondiale nella propulsione completamente elettrica.
François Gaullier, Head of Telecommunications & Navigation Systems di Airbus, ha dichiarato: “L’I-6 F2, con il suo sofisticato carico utile elaborato digitamente, si unirà a Inmarsat-6 F1 (I-6 F1) in orbita, dando a Inmarsat una flessibilità, una capacità e un’abilità ancora maggiori. Questo è il decimo satellite per comunicazioni geostazionarie che stiamo costruendo per il nostro cliente di lunga data, Inmarsat, uno dei principali fornitori al mondo di servizi di comunicazione mobile via satellite. Con I-6 F1 i satelliti miglioreranno significativamente le capacità dei loro servizi ELERA e forniranno una considerevole capacità aggiuntiva alla loro rete Global Xpress”.
I-6 F1 e I-6 F2 sono dotati di un’ampia antenna di 9 m di diametro in banda L e di sei antenne multiraggio in banda Ka, che offrono un elevato livello di flessibilità e connettività. Sono inoltre dotati di processori digitali modulari di nuova generazione che garantiscono la piena flessibilità di routing fino a 8000 canali e l’allocazione dinamica della potenza a oltre 200 fasci in banda L per satellite. I fasci in banda Ka sono orientabili sull’intero disco terrestre, con una ripartizione flessibile fra canali e fasci.
Questi satelliti consentiranno a Inmarsat di potenziare ulteriormente le reti ELERA (banda L) e Global Xpress (banda Ka), leader a livello mondiale, rispettivamente per i clienti terrestri, marittimi e aerei. Sono anche il passo successivo nei piani dell’azienda per la prima rete multidimensionale al mondo, Inmarsat ORCHESTRA. Questa “rete di reti” si baserà sulle capacità spaziali esistenti di Inmarsat per offrire ai clienti una capacità notevolmente migliorata e nuove funzionalità nel 2030 e oltre.
Gli investimenti tecnologici di Airbus nella piattaforma e nel carico utile utilizzati nell’I-6 sono sostenuti dall’Agenzia Spaziale Europea e da agenzie nazionali, tra cui l’Agenzia Spaziale del Regno Unito e il CNES, il Centro Nazionale di Studi Spaziali francese. L’I-6 F2 ha una massa di lancio di 5,5 tonnellate, una potenza di 21 kW e una durata di vita di oltre 15 anni.
Il primo satellite Inmarsat-6 (I-6 F1) costruito da Airbus è stato lanciato con successo nel dicembre 2021. Ha raggiunto la posizione di test geostazionaria nell’estate del 2022 e la sua entrata in servizio è prevista per l’inizio del 2023. Il satellite I-6 F2 dovrebbe seguire, dopo il successo del lancio, ed entrare in servizio all’inizio del 2024.
I satelliti di comunicazione geostazionari di Airbus hanno accumulato oltre 1300 anni di operazioni di successo e sono in servizio o in costruzione per tutti i principali operatori satellitari geostazionari del mondo.
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