La vittoria dei lavoratori Trasnova: all’azienda proroga da Stellantis di 12 mesi, ritirati i licenziamenti

La vittoria dei lavoratori Trasnova: all’azienda proroga da Stellantis di 12 mesi, ritirati i licenziamenti
La vittoria dei lavoratori Trasnova: all’azienda proroga da Stellantis di 12 mesi, ritirati i licenziamenti

Pomigliano, protesta dei lavoratori Trasnova: bloccato l’ingresso merci di StellantisPomigliano, protesta dei lavoratori Trasnova: bloccato l’ingresso merci di Stellantis

POMIGLIANO D’ARCO – Davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, abbracci e lacrime hanno accompagnato l’annuncio dell’accordo raggiunto al tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). I lavoratori Trasnova, sostenuti dai colleghi di Stellantis, hanno accolto la notizia della proroga del contratto di fornitura per un anno con caroselli di auto e momenti di festa nel piazzale antistante la fabbrica. Una messa di ringraziamento per il rinnovo di un anno della commessa a Trasnova da parte di Stellantis, è stata celebrata in serata da don Aniello Tortora, parroco della chiesa Maria Santissima del Rosario di Pomigliano d’Arco e vicario episcopale della diocesi di Nola per la carità e la giustizia. Don Aniello, che nei giorni scorsi si era recato ad incontrare i lavoratori in presidio davanti allo stabilimento Stellantis insieme a tutti i parroci della città, ha appreso del rinnovo poco prima della celebrazione della messa. “Mi hanno avvertito i lavoratori da Roma – ha spiegato il parroco – mi hanno detto ‘abbiamo vinto’. Ho gioito. E durante la celebrazione abbiamo ringraziato il Signore per questa bella notizia, finalmente questi lavoratori trascorreranno un Natale sereno e tranquillo con le loro famiglie. Tutta la comunità parrocchiale ha gioito”. Don Aniello, però, invita tutti a continuare a tenere alta l’attenzione affinchè il “lavoro restituito sia duraturo e dignitoso. Questo è solo un primo passo – ha proseguito – vorrei anche ricordare agli azionisti che gli utili ed i dividendi non devono metterseli in tasca, ma utilizzarli per dare lavoro, perchè i lavoratori devono partecipare agli utili, questo è il bene comune del lavoro”. Domenica scorsa, nel corso delle celebrazioni per la festa dell’Immacolata, i parroci ed i sacerdoti avevano letto un messaggio nelle chiese, invitando le istituzioni a fare la propria parte, ed i cittadini a dare la propria solidarietà ai lavoratori.

Secondo quanto emerso, Stellantis si è impegnata a prorogare il contratto di fornitura con Trasnova per altri 12 mesi, consentendo il ritiro dei licenziamenti. La proroga riguarda anche aziende subappaltatrici come Logitech, Teknoservice e Csa, tutelando in totale circa 300 lavoratori. Nel corso dell’anno, Trasnova sarà chiamata a diversificare le sue attività e a utilizzare strumenti di legge per garantire la stabilità occupazionale. “Grazie alla collaborazione di tutte le parti e al metodo Mimit, abbiamo tutelato la produzione e la forza lavoro”, ha commentato il ministro Urso.

Stellantis ha sottolineato che la soluzione proposta deriva dal proprio “senso di responsabilità” e mira a offrire un periodo di transizione per Trasnova, affinché trovi una soluzione definitiva per i propri dipendenti. “Questa intesa – ha dichiarato l’azienda – consentirà a Trasnova di intervenire per stabilizzare i lavoratori, diversificare la clientela e affrontare le criticità con strumenti adeguati. Tuttavia, ribadiamo che l’accordo di oggi rappresenta una soluzione specifica per Trasnova e che le problematiche della filiera automotive saranno affrontate al tavolo istituzionale presso il Mimit”.

Il risultato è stato accolto con soddisfazione dai sindacati, che hanno riconosciuto il ruolo cruciale delle proteste organizzate dai lavoratori negli ultimi giorni. “L’esito positivo della vertenza Trasnova è il frutto di una dura lotta che ha paralizzato le attività dello stabilimento Giambattista Vico. Ora occorre rilanciare il settore dell’automotive per garantire i livelli occupazionali di Stellantis e dell’intero indotto”, hanno dichiarato Mauro Cristiani e Mario Di Costanzo, rappresentanti della Fiom Napoli. Anche Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania, ha sottolineato l’importanza del prossimo anno per costruire una risposta sistemica alla crisi del settore: “Non ci lasciamo prendere da facili ottimismi. Bisogna programmare il futuro dell’automotive nel nostro Paese e nella nostra regione”.

Per Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli, “È valso il senso di responsabilità. La vertenza Trasnova rappresenta quanto si è consumato in questi anni nel settore automotive italiano, un settore che merita decisamente più attenzione da parte di chi governa e di chi fa industria. Auspichiamo sia un primo segnale di vicinanza verso chi veramente sta pagando la mancanza di lungimiranza e di visione industriale, le lavoratrici e i lavoratori. Monitoreremo affinché non ci siano falle o mancanze in questi 12 mesi di ‘tregua’, ma siamo convinti che sia necessario un cambio di marcia da parte di tutti. Quest’oggi lo può rappresentare, ma ognuno deve necessariamente fare la propria parte”. Crescenzo Auriemma, numero uno della Uilm Campania, sottolinea che oggi è stato fatto un “importante passo avanti per tutti i lavoratori che, nel periodo natalizio, hanno visto ritirare il provvedimento di licenziamento, grazie all’impegno dei lavoratori stessi, del sindacato e di tutte le forze politiche, a partire dal Comune di Pomigliano, fino alla Regione e al Governo, che hanno compreso le ragioni poste dal sindacato. Si apre ora una fase nuova in cui sarà indispensabile, a partire dall’incontro al Mimit tra sindacato, Governo e Stellantis, capire come l’azienda intenda affrontare la crisi del settore automotive in Italia”.

Anche Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto, ha espresso soddisfazione: “Non si può che esultare per l’intesa trovata al Mimit con Stellantis e sindacati. È una vittoria frutto della lotta tenace dei lavoratori, un merito anzitutto loro, a cui dobbiamo ispirarci noi politici nella difesa dei nostri siti produttivi. Ora, però, è necessario impegnarsi, ognuno per la sua parte, e far sì che questa proroga di 12 mesi diventi definitiva, garantendo stabilità e lavoro. L’automotive a Pomigliano e in altri siti campani rappresenta un’eccellenza industriale del Sud e del Paese, da difendere con le unghie e coi denti. Come va difesa sempre, senza se e senza ma, la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Le istituzioni locali hanno espresso soddisfazione per l’intesa, ma hanno evidenziato la necessità di vigilare affinché il risultato temporaneo diventi definitivo. Il sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, ha dichiarato: “Siamo lieti per la risoluzione temporanea della vertenza dei lavoratori di Trasnova. Fin dall’inizio avevamo accolto le preoccupazioni dei sindacati, sollecitando Stellantis a rinnovare il contratto per scongiurare i licenziamenti. Al tavolo convocato dal presidente De Luca, continueremo a lavorare per trasformare questa soluzione temporanea in una definitiva”. In mattinata, la conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco, convocata dal presidente Maurizio Caiazzo, aveva ribadito l’inaccettabilità dei licenziamenti e sottolineato il rischio che la crisi di Trasnova sia solo il primo segnale di un problema più ampio che potrebbe colpire tutto l’indotto automotive. “Occorre una visione strategica per evitare la desertificazione industriale del territorio”, ha concluso Caiazzo.

Anche dalla politica nazionale sono giunti commenti sull’accordo. I deputati del Partito Democratico Marco Sarracino e Arturo Scotto hanno evidenziato la necessità di impegni concreti da parte di Stellantis e del governo per il rilancio dell’automotive, auspicando un ripristino del fondo di 4,6 miliardi per il settore e un piano europeo a sostegno della transizione. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha definito il risultato una vittoria dei lavoratori, ribadendo l’importanza di investire in politiche che tutelino l’industria italiana ed europea durante la transizione energetica.

Ora l’appuntamento con il tavolo del 17 dicembre rappresenta il prossimo passo per affrontare le sfide strutturali del settore e garantire una transizione industriale sostenibile e inclusiva.

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