Appalti pubblici: terremoto in Comune a Caserta, 5 arresti e coinvolto un assessore

CASERTA – Questa mattina, i Carabinieri di Caserta hanno eseguito misure cautelari nei confronti di cinque persone nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sulla gestione degli appalti pubblici nel comune capoluogo. Tra gli arrestati, ai domiciliari,  figura un assessore comunale. Si tratta dell’assessore ai Lavori Pubblici e alla Polizia Municipale Massimiliano Marzo.

I Destinatari delle Misure

Gli indagati, tra cui un assessore dell’attuale giunta e alcuni dipendenti comunali, sono stati posti agli arresti domiciliari. I reati contestati a vario titolo sono truffa, falso e corruzione. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi emessi su richiesta della Procura.

Le Accuse

Sono stati raccolti gravi indizi a carico degli indagati, portando la Procura a chiedere e ottenere le misure restrittive. I reati contestati includono truffa, falso e corruzione, riflettendo una presunta gestione illecita degli appalti pubblici nel comune di Caserta.

Contesto Politico

Tra gli arrestati, figura un assessore eletto nel 2021 in una lista civica a sostegno del sindaco Carlo Marino. Alle elezioni comunali, Marzo risultò il più votato con 860 preferenze personali, a pari merito con Emiliano Casale, che fu poi nominato vicesindaco e non è coinvolto nell’indagine.

Implicazioni dell’Inchiesta

L’inchiesta sulla gestione degli appalti pubblici a Caserta mette in luce presunte irregolarità e malversazioni all’interno dell’amministrazione comunale, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’integrità della gestione dei fondi pubblici.

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