La notizia della morte di Giampiero Ventrone mi è arrivata come uno tsunami, mentre ero impegnato con le mie attività quotidiane, è arrivata dalla rete, ho pensato fosse una fake news, ho sperato fosse una fake news. Invece con il passar dei minuti è diventata una certezza , ho provato un grande dolore , inaspettato , incredibile , insopportabile.
Io e Giampiero eravamo molto amici dai tempi del Campania Puteolana , abbiamo trascorso giornate intere insieme , per un periodo, quello iniziale della sua magnifica ed esaltante carriera , l’ho supportato con le mie conoscenze tecniche informatiche.
Lui aveva la certezza che l’innovazione tecnologica, che applicava nella preparazione , prima o poi gli avrebbe dato soddisfazione, così è stato. E’ stato un innovatore , ha cambiato l’approccio , il metodo. Non voglio ricordare la sua carriera , la rete è piena del suo palmarès.
Come spesso capita con gli amici , le nostre strade si sono divise , lui con i suoi successi , le sue conquiste sportive , io il mio lavoro, la mia azienda , ma non ci siamo mai persi di vista , ci siamo visti fin quando abbiamo potuto , ma sentiti sempre.
L’ultima volta che l’ho sentito erano agli inizi di settembre , questa volta ci eravamo giurati che ci saremmo visti appena lui fosse stato a Napoli, tutti insieme con le nostre famiglie a ricordare i vecchi tempi ,ma la sorte ha voluto che ciò non avvenisse.
Giampiero mancherà a tutti quelli che lo hanno conosciuto , che lo hanno vissuto , mancherà al calcio , mancherà ai grandi campioni che ha allenato , ma mancherà soprattutto a me.
Guido Cristofaro
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