MILANO – In Italia sono soprattutto le imprese lombarde a fare ricorso alla Composizione Negoziata della Crisi di impresa, uno strumento nato a fine 2021 per supportare il sistema economico in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale.
In particolare il 19% delle imprese italiane, che hanno fatto ricorso a questa procedura, è un’impresa che ha sede in Lombardia. La parte del leone spetta a Milano che concentra il 58,3% delle istanze lombarde.
Figura cardine della composizione negoziata della crisi è l’esperto, che gestisce la composizione, è un negoziatore/facilitatore che assiste le imprese, dialoga con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. L’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive a un apposito elenco. In Italia un esperto su 5 è lombardo. Di tutti gli esperti lombardi, l’80% è un commercialista. Il 36% degli esperti della Lombardia è milanese. E’ questa la fotografia delineata dalla Camera Arbitrale di Milano sui dati dei depositi delle istanze presso le Camere di commercio lombarde e in base ai dati di Unioncamere, dall’introduzione nell’ordinamento giuridico della Composizione Negoziata quindi dal 15/11/2021 al 16/09/2022.
TABELLA: RIPARTIZIONE ISTANZE DI COMPOSIZIONE CRISI PER COMPETENZA DELLE CAMERE DI COMMERCIO LOMBARDE
(Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano, istanze ricevute dal 15/11/2021 al 16/09/2022. “Milomb” indica l’area di competenza della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi)
Dal 2021 la Camera Arbitrale di Milano si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata. Presso la Camera Arbitrale di Milano, competente per tutto il territorio della Regione Lombardia, sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale milanese opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia.
“La Composizione negoziata, ora parte del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, rappresenta un cambio di prospettiva nell’approccio e nella gestione della crisi” – ha dichiarato Rinaldo Sali, Vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di composizione negoziata per le imprese lombarde. “Il Codice della Crisi, entrato in vigore il 15 luglio scorso, l’ha infatti integralmente recepita, sostituendola agli OCRI. Con la Composizione negoziata gli imprenditori hanno a disposizione uno strumento che risponde ad una duplice logica: da un lato, affrontare la crisi quando questa è ancora reversibile, dall’altro sfruttare la crisi per rilanciarsi. I primi mesi, pur evidenziando alcune difficoltà, mostrano in realtà quanto sia importante la tempestività dell’intervento. Avviare subito, ai primi segnali di crisi, il tentativo di composizione è il presupposto fondamentale per il buon esito delle trattative con i creditori e per l’avvio del piano di risanamento. Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano gestisce il 19% del totale delle istanze e conta in Lombardia il 18,5% degli esperti incaricati sul totale nazionale. Siamo impegnati a sviluppare, anche culturalmente, l’idea di prevenzione della crisi presso l’impresa e a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto compositore chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”.
Che cosa è la Composizione Negoziata della crisi? E’ una procedura, più volte oggetto di modifiche normative e ora recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. E’ nata per aiutare le imprese in difficoltà; è una procedura volontaria, dunque, è l’imprenditore a presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda.
TUTTI I DATI IN DETTAGLIO
Numero istanze: totale nazionale/Lombardia. Dall’entrata in vigore della procedura di Composizione Negoziata delle Crisi di impresa (CNC), quindi dal 15 novembre 2021 al 16 settembre 2022, in Italia sono state depositate 376 istanze da parte di imprese in crisi (Fonte: Unioncamere). Di queste 376 istanze, 72 provengono dal territorio lombardo, pari al 19,15% del totale nazionale. In particolare, la parte del leone spetta a Milano con 42 istanze pari al 58,3% delle lombarde; 8 istanze provengono da Bergamo; 7 Varese; 4 da Brescia; 4 da Monza e Brianza; 3 da Mantova; 2 da Cremona; 1 Pavia; 1 dall’area Como-Lecco; 0 Sondrio; 0 Lodi. Il 58,3% delle istanze lombarde di gestione della crisi proviene da Milano. (Fonte: elaborazione della Camera Arbitrale di Milano, con riferimento al periodo dal 15/11/2021 al 16/09/2022).
N^ totale imprese richiedenti misure protettive. Su 376 istanze di Composizione della crisi di impresa a livello nazionale, 255 imprese italiane hanno chiesto misure protettive pari al 67,8%. In Lombardia sono 49 le imprese che hanno chiesto misure protettive (31 imprese del territorio di Milano e Monza Brianza; 6 imprese sono di Bergamo; 4 di Varese, 3 di Brescia; 1 di Como-Lecco; 2 di Cremona; 1 di Mantova; 1 di Pavia; 0 a Sondrio; 0 Lodi). Il 19,2% delle imprese che hanno chiesto le misure protettive è un’impresa lombarda. Il 63,2% delle richieste di misure protettive in Lombardia è proveniente dalle imprese dell’area Milano – Monza Brianza. Il 12,15 % delle richieste di misure protettive in Italia è proveniente dall’area Milano Monza Brianza.
Che si intende per misure protettive? Si tratta in pratica di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori (azioni esecutive o cautelari). Tali misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative e delle iniziative assunte per la regolazione della crisi.
N^ istanze chiuse/rifiutate. Sul totale di 376 istanze di imprese italiane, 60 sono quelle ad oggi chiuse, 23 invece sono le istanze rifiutate (per esempio, per decorrenza dei termini legati all’integrazione della documentazione prevista dalla normativa per l’avvio della procedura). In Lombardia 9 sono le istanze chiuse di cui 5 sono relative all’area Milano – Monza Brianza.
Esperti: n^ totale esperti iscritti in elenco (distinti per professione). 3538 sono gli esperti in tutta Italia iscritti negli appositi elenchi (Fonte: Unioncamere); del totale degli esperti nazionali (3538), 657 sono gli esperti della Lombardia pari al 18,5% del totale nazionale. Dettaglio esperti per professione in Lombardia: 526 commercialisti; 117 avvocati; 1 consulente del lavoro; 13 non iscritti in albi. In Lombardia l’80% degli esperti è iscritto all’Ordine dei Commercialisti; il 17,82 % all’Ordine degli Avvocati; l’1,97 % non è iscritto in nessun albo.
Dettaglio esperti per provenienza geografica in Lombardia: 235 sono di Milano; 71 esperti sono di Bergamo; 62 di Varese, 52 di Monza e Brianza; 34 di Pavia; 29 di Mantova; 23 di Como; 20 di Lecco; 18 di Cremona; 7 di Sondrio; 5 di Lodi). Il 35,76% degli esperti in Lombardia è della provincia di Milano. Il 6,64 % degli esperti in Italia è della provincia di Milano. (Fonte: elaborazione della Camera Arbitrale di Milano con riferimento al periodo dal 15/11/2021 al 16/09/2022).
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