NAPOLI – Con oltre 1000 ricercatori e 200 realtà coinvolte, 500 eventi dal vivo e on line tra conferenze, dibattiti, mostre, escape room e laboratori interattivi, il festival della scienza napoletano che da oltre trent’anni è impegnato ad avvicinare scienza e società per diffondere la cultura scientifica come strumento di consapevolezza critica soprattutto tra le giovani generazioni, è stato inaugurato con un affascinante talk scientifico con Barbara Mazzolai, Direttore Associato per la Robotica e Direttore del Laboratorio di Robotica Soft Bioinspired presso l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT e Giorgio Vallortigara, moderato da Gennaro Carillo, Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, membro del Comitato scientifico di Città della Scienza.
Oltre alle grandi conferenze, questa edizione ha visto per la prima volta un’ampia sezione dedicata al gioco scientifico, alle escape room e agli speed dating pensata per consentire al pubblico di tutte le età di interagire con la scienza e la ricerca in modo immediato e divertente, esplorando i molti nuovi modi di fare e divulgare la scienza a partire da un approccio ludico e interattivo.
Il festival, insignito della medaglia del Presidente della Repubblica e organizzato con le sette Università della Campania e la collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN, l’lstituto Nazionale di Astrofisica – INAF, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile – ENEA, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università degli Studi di Firenze, il Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze-CIRN, il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania– è diventato negli anni un vero e proprio hub in cui si incontrano e si confrontano il mondo della ricerca, dell’università e dell’innovazione, attraverso un dialogo diretto con un pubblico trasversale, da 0 a 99 anni e centinaia di scuole.
“Ancora un successo per il nostro Futuro Remoto, manifestazione di punta di Città della Scienza, nucleo intorno al quale è nato il nostro polo scientifico. Sempre più partecipazione e sempre più entusiasmo per un pubblico trasversale, dai ragazzi agli adulti di tutte le età, coinvolto in maniera interattiva e divertente sui grandi temi del presente e sulle nuove sfide della ricerca” ha dichiarato il Presidente di Città della Scienza, Riccardo Villari.
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