MILANO – L’esperienza della casa, dalla ricerca alla vita di tutti i giorni, sta attraversando un cambio di paradigma: l’intelligenza artificiale può infatti garantire oggi non solo un’esperienza di ricerca migliorata e innovativa, ma anche un vantaggio competitivo agli operatori del settore, capace di rivoluzionare il real estate. E non si tratta più di sola domotica e smart home, tra regolazione di illuminazione e temperatura, comando dei dispositivi a distanza, rilevazione e segnalazione di guasti.
L’Intelligenza Artificiale permette infatti di raccogliere grandi quantità di dati e di valorizzarli al massimo. Trova diverse applicazioni e ormai fa parte della nostra vita quotidiana, ma il suo amplissimo potenziale va conosciuto per essere sfruttato al meglio. “È ormai evidente – dice Marco Tilesi, ceo di CENTURY 21 Italia, branch italiana del colosso USA – che le soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale rappresentano l’avanguardia per l’evoluzione del settore da prima ancora che esista una casa da posizionare sul mercato, e cioè già in sede di progettazione e realizzazione”.
Dalla progettazione all’interior design
Architetti e ingegneri, infatti, usano oggi strumenti basati sull’IA per la progettazione degli edifici, sfruttando le capacità di calcolo di tali tecnologie per elaborare diverse opzioni a partire da determinate variabili, come la cubatura a disposizione. Con l’IA, per esempio, si possono definire aspetti come taglio e dimensionamento dell’immobile. In questo modo è possibile anche individuare la tipologia di immobile più adatta per il pubblico che cerca casa in un determinato contesto. In fasi successive, anche quando la casa è abitata, gli strumenti basati sull’IA possono essere di supporto nel caso di ristrutturazioni o cambiamenti nell’arredamento. “In particolare, grazie alla realtà aumentata – dice Tilesi – è possibile vedere i risultati prima di realizzare qualsiasi intervento. Che si tratti di ridipingere una parete o rifare un pavimento”.
Analisi predittiva: guardare al futuro per agire nel presente
Il mercato immobiliare presenta numerose complessità, con le fluttuazioni a cui è soggetto e le variabili che possono influenzarlo, che però l’Intelligenza Artificiale può gestire e persino trasformare in opportunità. Come effettuare una stima del valore di un immobile a lungo termine? Quali sono i principali trend che si affermeranno sul mercato? I sistemi di analisi dei dati basati sull’IA permettono agli operatori di migliorare ed efficientare il processo decisionale, basandolo su enormi quantità di dati e su una capacità non solo di analisi, ma anche di previsione degli scenari futuri.
Segmentazione del target: creare l’incontro perfetto
È chiaro a tutti gli operatori del settore come un’accurata selezione del proprio target permetta di migliorare gli outcome minimizzando costi e tempi. L’Intelligenza Artificiale aggiunge a questo processo l’elemento dell’automatizzazione, migliorando i sistemi di profilazione, ricorrendo a canali diversi. Un vantaggio anche per il cliente, che non perde tempo con proposte a cui non è interessato. Secondo Marco Tilesi: “Le nuove tecnologie permettono alle agenzie immobiliari di potenziare i propri servizi perfezionando sempre di più la loro conoscenza del mercato e rispondendo in maniera sempre più puntuale e flessibile a esigenze specifiche. Oggi è davvero possibile anticipare i bisogni di chi cerca casa, in maniera efficiente e razionale, e tutto grazie ai dati. Grazie a questi dati sappiamo del cliente più di quanto lui sappia di se stesso”.
CRM: la relazione è la chiave
Quando l’IA fa il suo ingresso nella relazione con i clienti, il primo vantaggio è l’automatizzazione di numerose operazioni, a grande beneficio della customer experience. I clienti infatti possono risolvere richieste minori in qualunque momento e in breve tempo e l’azienda può soddisfare diversi utenti allo stesso tempo. Non solo: il CRM (Custom Relationship Management) integrato con l’IA può diventare un ulteriore strumento per la raccolta di dati utili, permettendo anche di massimizzare l’impatto positivo delle interazioni. “Anche noi applichiamo l’Intelligenza Artificiale nei nostri processi: lo facciamo, ad esempio, con la selezione del target e con la scelta del prezzo dell’immobile, ma anche con la gestione della relazione con il cliente. Utilizziamo infatti un CRM con cui controlliamo diversi aspetti, come la determinazione della quantità e della frequenza di contatti email o telefonici con un cliente”, spiega Tilesi.
Sentiment analysis: come valorizzare la dimensione soggettiva
Si chiama sentiment analysis quell’applicazione dell’IA che permette di analizzare il tono emotivo di un testo, come un commento sui social, un’email, una recensione, qualificandolo come positivo, neutro o negativo. I dati così raccolti e interpretati – che grazie all’IA raggiungono moli enormi – aggiungono nuove informazioni al quadro a disposizione degli operatori del settore, in particolare rispetto ai vissuti legati ai comportamenti d’acquisto, che si combinano per esempio alle variabili anagrafiche o economico-finanziarie e a dati come il numero di transazioni per tipologia di immobile in un certo arco temporale. “Dati sì, ma al centro restano sempre le persone – commenta Tilesi – e la ricerca della casa è un momento dal forte impatto emozionale. Non possiamo ignorare l’investimento affettivo, oltre che economico, che si fa in una casa, e l’Intelligenza Artificiale ci aiuta a dargli il giusto peso”.
Property Management: prevenire è meglio che riparare
La manutenzione costa, farla in maniera inefficiente costa anche di più: l’IA può aiutare non solo a tener traccia dello stato dell’immobile e degli interventi necessari su base più o meno regolare, ma anche a prevedere quelli che saranno necessari in futuro, anticipando eventuali problemi e così riducendo ampiamente i costi. La manutenzione programmata, infatti, non tiene conto in tempo reale delle condizioni effettive dell’immobile e costringe a un approccio reattivo in caso, per esempio, di guasti. L’Intelligenza Artificiale permette di ribaltare questa prospettiva e favorisce una gestione proattiva della proprietà, valorizzando i dati continuamente e normalmente prodotti dai processi di gestione.
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