POMIGLIANO D’ARCO – Intelligenza artificiale, realtà aumentata, robotica, automazione: così Pomigliano d’Arco viaggia verso il futuro con il progetto Nemesi di Leonardo. L’azienda, guidata dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, consapevole dell’importanza strategica dei processi di digitalizzazione nelle aree manifatturiere, ha investito nella trasformazione del sito produttivo napoletano con il progetto New Engineering & Manufacturing Enhanced System Innovation (Nemesi) che ha l’obiettivo di rafforzare la produzione esistente e di aggiungere nuove attività. A Pomigliano si realizzano componenti aerostrutturali per velivoli civili. Attualmente, la produzione è focalizzata sulla fusoliera del turboelica regionale ATR 42/72 ma in futuro è destinata ad allargarsi alle aerostrutture di velivoli di ulteriori segmenti, fino al Narrow Body come l’A321 (un aereo a fusoliera stretta, conosciuto anche come aereo a corridoio singolo) secondo un modello industriale scalabile ed esportabile ad altri contesti. Al progetto sono dedicati 25.900 metri quadrati di superficie, 3.500 nuove attrezzature, 527mila ore di ingegneria e oltre 300mila ore che coinvolgono partner e fornitori nello sviluppo delle attività. Nemesi, quindi, trasformerà radicalmente un sito che ha caratterizzato la storia dell’industria aeronautica italiana. Già oggi, a Pomigliano, è in produzione la prima fusoliera realizzata sulla nuova linea produttiva. Oggi l’evento di presentazione del progetto Nemesi a cui hanno preso parte tra gli altri, dolfo Urso, Ministro delle Imprese e del made in Italy,Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, l’Amb. Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo, il Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale Leonardo, il Condirettore Generale, Lorenzo Mariani e il Capo Divisione Aerostrutture di Leonardo, Stefano Bortoli.
Sono tre i pilastri principali del progetto Nemesi: la riprogettazione in 3D della fusoliera dell’ATR; l’automatizzazione della linea produttiva; la digitalizzazione dell’intero processo industriale, con una sua estensione anche alla supply chain. Grazie alla creazione del mock-up digitale completo della fusoliera in 3D (in pratica, del modello digitale), sarà realizzato un vero e proprio gemello digitale della stessa che garantirà una riduzione di tempi e costi di progettazione e un processo industriale più agile. L’assemblaggio con automazione consentirà di ridurre il tempo del ciclo di lavoro, le inefficienze tecniche e di incrementare la qualità garantendo maggiore flessibilità produttiva, pur mantenendo la centralità dell’individuo attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro, il consolidamento di nuove competenze e un’integrazione tra macchina e individuo, che svolgerà una vera e propria funzione di manager. Nemesi si basa sull’intera digitalizzazione del processo industriale mediante l’applicazione di tecnologie disruptive e l’impiego di strumenti virtuali e dell’Intelligenza Artificiale. Innovazioni che facilitano il controllo della qualità del prodotto mentre, grazie alla realtà virtuale e aumentata, si potrà ottenere assistenza remota immediata ed effettuare formazione virtuale sul posto di lavoro. Tablet e totem aiuteranno poi a monitorare la produzione, garantendo la velocizzazione delle attività degli operatori, grazie ad istruzioni di lavoro digitalizzate.
Il processo avviato con Nemesi richiede un grande salto tecnologico, ma anche culturale, con un impatto che toccherà tutti gli ambiti organizzativi. Fondamentale la formazione, sempre più virtualizzata e aperta ad Università e centri di ricerca (già oggi si può contare sui Leonardo Labs e sull’Aerotech Campus di Pomigliano D’Arco). I numeri danno l’idea di quanto Leonardo ritenga centrale, per Nemesi, il fattore umano e lo sviluppo delle nuove competenze: 20.409 ore di formazione per macchinari e automazione di fabbrica, 38 workshop sull’innovazione, 1.238 partecipanti ai corsi. L’obiettivo è diffondere la conoscenza delle tecnologie a tutti i livelli organizzativi, considerato che la maggior parte delle posizioni di lavoro utilizzerà progressivamente macchinari sempre più avanzati, che l’automazione e la robotica saranno sempre più incorporate nelle attività produttive e che la digitalizzazione pervaderà tutti i processi aziendali.
Il sistema formativo aziendale dovrà incidere sempre più, non soltanto sull’innovazione di processo, ma intervenire anche sugli aspetti comportamentali e cognitivi e diffondere la conoscenza delle tecnologie a tutti i livelli produttivi. La rivoluzione in atto, nella società e nel sistema produttivo, quindi, va assecondata non solo dal punto di vista della tecnologia ma anche sul piano culturale. Il progetto Nemesi di Leonardo va in questo senso perché rappresenta, al tempo stesso, un vero e proprio salto in termini di innovazione tecnologica ma anche nello sviluppo di nuove competenze.
Nemesi non è soltanto un progetto di automazione ma un cambiamento di paradigma che impone di tenere il passo con la diffusione crescente del mondo digitale che, così come coinvolge la nostra vita quotidiana, trasforma anche molte delle attività produttive e sociali in fabbrica e richiede nuove abilità. L’attuazione del progetto sta progressivamente introducendo elementi di novità che impattano in maniera rilevante sul modo di lavorare di tanti. Il tradizionale perimetro dei processi produttivi tende ad allargarsi, si riducono le distanze tra impresa madre e fornitori, tra manifattura e servizi ancillari, tra le operazioni codificate e programmate nel tempo e i servizi on demand. Parliamo di un’espansione senza precedenti del concetto di flessibilità. L’automazione e la digitalizzazione dei processi di assemblaggio consentono di ridurre i tempi di produzione e le inefficienze tecniche e di migliorare la qualità finale del prodotto, ma fanno emergere anche la necessità di affinare e modificare il set di abilità necessarie al disbrigo di ciascuna mansione, anche grazie ad una formazione degli operatori di officina realizzata attraverso strumenti di realtà virtuale. La condivisione immediata delle informazioni in linea, tramite il diffuso utilizzo dei tablet, della realtà virtuale, della stampa 3D, della gestione “paperless” consentirà, inoltre, di intervenire più rapidamente per risolvere problemi produttivi.
IL VIDEO SU NEMESI
I numeri di Leonardo in Campania
Nei settori di business Aeronautica, Elettronica ed Elicotteri Leonardo impiega solo in Campania, nei siti produttivi di Fusaro, Giugliano e Pozzuoli, (Elettronica), Nola e Pomigliano D’Arco (Aeronautica), Benevento (Elicotteri), circa 4.500 persone, il 57% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione. Leonardo, insieme ai propri fornitori genera valore economico e sociale sul territorio lavorando per creare una filiera di qualità e un percorso sostenibile di crescita comune. Insieme al mondo accademico e della ricerca Leonardo lavora per una innovazione aperta alla contaminazione di nuove idee collaborando con i principali atenei delle Regioni in cui è presente.
Lo scorso settembre è partita l’edizione 2023/2024 dell’Aerotech Academy che Leonardo e l’Università Federico II di Napoli hanno avviato ormai già da qualche anno presso il sito produttivo Leonardo di Pomigliano D’Arco. Sono già circa 70 i giovani che grazie alle prime tre edizioni dell’Aerotech Academy hanno potuto trovare una solida e qualificata occupazione L’Aerotech Campus fa parte della rete dei Leonardo Labs, ovvero i laboratori di innovazione tecnologica di Leonardo, e costituisce uno dei centri di innovazione su materiali e processi produttivi per l’intero Gruppo. Il campus favorisce l’innovazione e l’apertura a nuove soluzioni tecnologiche in linea con i trend di mercato, avvalendosi del supporto del prestigioso Ateneo partenopeo. Per Leonardo lo sviluppo di nuove competenze tecniche e organizzative è un prerequisito essenziale per governare il business in una fase di trasformazione tecnologica. L’innovazione, la capacità di attrarre e valorizzare il talento sono fattori chiave per la competitività di Leonardo e la sua capacità di generare valore nel lungo periodo.
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