Cosa succede quando un’artista decide di parlare con la versione più giovane di sé? Nasce come “Come vedi tu”, il nuovo singolo di Cristina Bonan. Il brano è un invito a tutti noi a ritrovare quello sguardo innocente e colorato che caratterizza i bambini, una lente attraverso cui anche le sfide più difficili possono assumere un aspetto più leggero. Nella nostra intervista, Cristina ci svela i retroscena della creazione di questa canzone unica e come ha voluto raccontare l’importanza di accettare le proprie fragilità. Non perdete l’opportunità di scoprire di più su questa straordinaria artista.
Cristina, spazi tra generi diversi come pop, rock, soul e r&b. Come scegli il genere da esplorare in ogni brano?
Sono sempre molto felice di esplorare generi nuovi e cantare per imparare e imparare, ma credo comunque che la mia direzione come artista si rivolga più verso il mondo del pop rispetto a qualsiasi altro genere. Il rock, il soul e l’R&B sono generi che sperimento soprattutto nelle cover, la maggior parte delle volte accade perché devo preparare un concerto, ma quando lo faccio “per diletto” scelgo il genere in base al mood della giornata.
Suoni con la “Smile Music Band” e ti esibisci sia come solista che in gruppo. Qual è la differenza più grande tra queste due esperienze?
Sicuramente esibirsi in gruppo è molto più impegnativo, perché cinque menti devono diventare una sola, tutto deve essere curato nel minimo dettaglio per avere un’ottima performance. Credo che la cosa più importante sia avere una buona comunicazione tra i membri. Cantare da solista è sicuramente più semplice dal punto di vista organizzativo, ma un po’ più difficile dal punto di vista interpretativo: una sola voce (insieme alla base o al piano) deve riuscire a trasmettere tutte le emozioni che il brano racchiude.
Il brano “Come vedi tu” invita a riflettere su relazioni e emozioni. Pensi che la musica sia il mezzo migliore per comunicare questo tipo di messaggi?
Sì, assolutamente, credo che la musica, ma in realtà tutte le arti, siano il modo migliore per trasmettere un’emozione. Personalmente le canzoni mi aiutano a trasmettere ciò che a parole non riuscirei a dire, e mi aiutano anche a capire meglio come mi sento dentro di me.
Dopo “Come vedi tu”, quali sono i tuoi progetti musicali? Hai già in mente nuovi brani o collaborazioni?
Sì, nel cassetto ci sono già altri pezzi che non vedo l’ora di far uscire! Mentre per quanto riguarda l’estate, ci stiamo già organizzando per i concerti con la band.
Come vedi il tuo futuro nella musica? Hai un sogno particolare che speri di realizzare nei prossimi anni?
Il mio sogno più grande sarebbe riuscire a vivere di musica, creare una mia identità musicale e riuscire a far immedesimare più persone possibili nelle mie canzoni. So che nel mondo della musica di oggi tutto questo è molto difficile da realizzare, però credo che finché quello che faccio mi piace e finché riesco a farlo, continuerò su questa strada.
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