È in radio, su tutte le piattaforme digitali e nei digital store, “Anita non deve piangere” (3917210 Records/Distrokid), il nuovo singolo di Filippo Zucchetti. Un brano che si addentra in profondità, cercando di raccontare come le sovrastrutture che abbiamo creato ci abbiano allontanato dalla nostra essenza più vera.
Attraverso una fusione tra musica e parole, Filippo ci invita a riflettere su ciò che siamo davvero, spogliati dai ruoli, dai beni materiali e dalle aspettative che ci circondano. “Anita” diventa simbolo di tutto ciò che di autentico è rimasto in noi, la nostra anima, la natura, la vita stessa. Come in un gioco di assonanze, il nome Anita si trasforma in un richiamo a ciò che dovremmo proteggere e abbracciare: Anima, Natura e Vita.
Con immagini evocative e un testo fluido che si trasforma come un fiume, Filippo Zucchetti ha dato vita a una canzone che nasce da anni di riflessione, studi e osservazione del mondo. Il brano è stato scritto in poche ore, durante un viaggio in treno da Perugia a Milano, ma racchiude l’esperienza e l’introspezione di una vita.
A questo proposito Filippo Zucchetti dichiara: «Questa è forse la canzone che più di tutte riassume il mio pensiero. Un testo scritto in poco più di tre ore ma frutto di anni di osservazione e analisi della vita, della società e dell’esistere, di libri letti (e riletti), film visti (e rivisti), e una ricerca costante di un linguaggio personale. Una canzone che ritengo socialmente importante».
“Anita non deve piangere” è un invito a riscoprire la nostra parte più pura, a difendere quella parte divina e naturale che ci rende liberi e ci lega all’universo.
Il brano è interamente scritto da Filippo Zucchetti, prodotto e arrangiato da Marta Venturini e registrato presso lo Studio Nero di Roma.
Nato a Perugia il 3 giugno 1977, Filippo Zucchetti vive con Luisa e i figli Giovanni e Francesco. È cantautore, musicista non professionista, autore di poesie e opere d’arte con tecnica mista (legno, stucchi, vernici industriali, prodotti per il restauro). Diplomato al Liceo Scientifico e laureato in Comunicazione Internazionale con specializzazione in Marketing e Pubblicità, è appassionato di musica, cinema, filosofia, letteratura, arte, enologia e strumenti musicali, in particolare chitarre e bassi. Per lui, scrivere canzoni è una necessità espressiva, un processo intimo e naturale. La canzone stessa è al centro del suo percorso creativo, senza fini legati alla sua immagine o a strategie esterne. Ogni parola nei suoi testi ha un peso specifico, e il testo deve trovare un equilibrio con la musica, raggiungendo una sintesi perfetta tra parole e suoni. Fino a quando questo equilibrio non è ottenuto, la canzone resta incompiuta. Finalista di numerosi premi tra cui il Tour Music Fest 2018 per la categoria Autori con il brano Anita non deve piangere, lo stesso testo che lo ha portato tra i finalisti del Premio Letterario Salvatore Quasimodo nel 2019. Ha inoltre partecipato a diversi concorsi di poesia e le sue opere sono state inserite in numerose antologie. Il suo percorso artistico è alimentato da un profondo amore per la scrittura e da un approccio cinematografico alla composizione, in cui descrive scene visive attraverso testi musicali. Le sue influenze spaziano da Lucio Battisti e Francesco Guccini a registi come Paolo Sorrentino, sempre alla ricerca di un linguaggio personale che unisca poesia e melodia. Il 22 marzo 2024, Filippo pubblica il singolo Cielo Elettrico, seguito il 20 settembre dall’uscita di Anita non deve piangere, in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital store.