I Volume2 sono un gruppo musicale originario della Sardegna, precisamente di Alghero. “L’ultima canzone”(Roba da Matti Dischi) è il titolo del loro primo singolo. Il brano è una poesia rivolta ad una storia d’amore conclusa, una dedica da chi ancora prova un forte sentimento a chi ha deciso di proseguire la sua vita per un’altra strada.
Di seguito l’intervista alla band.
Ciao ragazzi, cominciamo chiedendovi quali sfide avete affrontato quando avete iniziato la vostra carriera musicale.
Ci ripetiamo spesso che la più grande sfida è sempre quella di stare uniti. Sembra scontato, ma una band emergente non ha vincoli se non un sogno ed una passione comune, elementi che hanno una forte presa nei primi anni di musica insieme, ma che poi tendono a perdere intensità, quasi come nelle storie d’amore. La sfida in tutti questi anni è stata mantenere il dialogo, trovare soluzioni dove c’erano problemi, non perdere mai quello slancio artistico che da sempre nuovi stimoli ed energie.
C’è stato un momento difficile che avete superato e che ha contribuito a plasmare la vostra determinazione?
In realtà i Volume2 nascono proprio da un momento difficile, un’impasse artistica e personale che ha portato allo scioglimento dei Cover Garden, il gruppo di cover dal quale abbiamo avuto origine. In sostanza abbiamo passato un decennio a fare cover con un certo successo, suonando in tutta l’isola, dai locali alle piazze, spesso facendo da gruppo di apertura ad artisti nazionali. Le soddisfazioni non ci sono mancate, ma è innegabile che dopo anni questo possa diventare una routine opprimente: “non mancava la gioia nel fare musica, mancavano le soddisfazioni”. Questo ha portato allo scioglimento della band originaria per poi ritrovarsi in una nuova formula e con un nuovo sogno, quello di far qualcosa che potesse lasciare il segno nelle nostre carriere artistiche e magari anche nel cuore di qualcuno.
Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo per la realizzazione del vostro primo singolo “L’ultima canzone”?
Artisti ed eventi si rincorrono in questo brano, difatti L’ultima canzone nasce dalla collaborazione con la Roba da Matti Dischi, etichetta fondata da Massimo Severo Sestu (e Renato Esposito), con il quale abbiamo suonato per tanti anni, prima che partisse a Milano per seguire la sua carriera e dove attualmente lavora in pianta stabile con l’entourage di Umberto Smaila. Nella stesura del brano, oltre che il racconto di una VERA storia d’amore che si conclude, sono racchiusi anche tutti gli anni passati a fare musica insieme, ben delineati nello stile e nella personalità del pezzo.
Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo brano?
Le prime canzoni che abbiamo suonato insieme sono state quelle di Radiohead, Blur, Coldplay, Negramaro, Modà, credo che un orecchio attento abbia percepito queste influenze, tutt’altro che celate.
Potete condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal vostro prossimo lavoro?
Con molto piacere vi comunichiamo in anteprima che il nostro prossimo singolo è praticamente pronto per la distribuzione, salvo imprevisti legati alle ultime questioni tecniche. Come spoiler possiamo dirvi che nel prossimo brano c’è una dedica e una chiara ispirazione a Lucio Dalla ed alle sue ambientazioni urbane e inquiete.