Nel mondo della musica italiana, BERRi torna alla ribalta con il suo nuovo singolo, “Tutto di me”. Con un’anima pura R&B, il brano è una confessione intima e senza filtri di un amore travolgente, che va oltre le parole e si esprime con sguardi e intese silenziose. Il sound si distingue per il suo richiamo agli anni ‘70, grazie a una base soul con chitarra funk che trasporta l’ascoltatore in un viaggio sonoro energico e passionale. “Tutto di me” parla di un amore che dà tanto, forse troppo, creando un’idealizzazione che può ferire, alimentando anche le gelosie degli osservatori esterni.
In questa intervista, BERRi racconta la sua evoluzione artistica e le tappe che hanno definito il suo percorso musicale, dai primi passi con il dance-pop in inglese fino alla sua scoperta dell’R&B e delle grandi voci soul. Da un artista che si lascia guidare dai sentimenti e dall’esperienza personale, scopriamo come il nuovo singolo riflette il suo lato più vulnerabile e maturo, e quali sono i suoi obiettivi per il futuro: continuare a esplorare e produrre musica che lo rappresenti autenticamente, con il desiderio di connettersi con un pubblico che possa riconoscersi nelle sue emozioni e storie.
C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?
Direi che la prima volta che ho realizzato con me stesso che qualcosa era iniziato veramente per me è stato quando a 18 anni sono tornato a casa dai miei genitori facendo la strada con in mano il mio primo singolo. Lo stringevo forte, ogni tanto mi riguardavo in copertina e il cuore scoppiava. Facevo una dance/pop in inglese e tutto mi sembrava bellissimo.
Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?
Quasi tutte le mie canzoni parlano di me e del mio vissuto. So che ci sono artisti che raccontano storie di altri che li circondano. Io invece mi sento di dovermi identificare nella storia che canto, anche col rischio di ripetermi ma in realtà ciò che ci accade può essere visto da così tante angolazioni che ogni volta può sembrare nuova.
Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?
Tendenzialmente parlo di tematiche di rapporto, che sia di amicizia o di amore o parentale, ma cmq di relazione col prossimo. Il messaggio che tento di far passare è cmq quello della resilienza e del provare a trovare anche in un’esperienza negativa l’aspetto che ti può far rialzare e tornare a sorridere.
Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?
Nel tempo i miei gusti sono cambiati molto. Sono stato amante assoluto degli anni 80 per le melodie incredibili che ci hanno regalato e l’aspetto di portare in scena oltre a una canzone anche uno show. Poi ho scoperto il soul e le grandi voci. Sono fan assoluto di George Michael, Lisa Stansfield, Whitney Houston e oggi sto scoprendo tutto l’R&B americano che adoro immensamente da Brent Fayaz a Daniel Caesar e Snoh Aalegra.
Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
E’ stato un percorso accidentato, perché non capivo bene cosa volessi da me e ad un certo punto mi ero accorto di non fare la musica che mi piaceva veramente e quindi ho sprecato tempo su progetti musicali che avevano solo la pretesa o potenzialità di farmi avere successo anziché farmi crescere vocalmente. Questo è invece proprio quello che sto facendo ora mettendomi in gioco sia come cantante che come autore/composer.
Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?
Tutto di me è nata da una relazione del passato che mi ha travolto in un modo così intenso e profondo che stupiva anche me stesso, io che mi sono sempre considerato abbastanza impermeabile ai sentimenti e a lasciarmi andare. In quel caso tutto avveniva in maniera semplice e spontanea con un’intesa che non necessitava di parole perche ‘..Soltanto tu sai tutto di me…’
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?
Io al momento cerco di non guardare troppo avanti ma voglio cercare di scoprirmi sempre di più perché voglio capire cosa sono davvero in grado di fare con questi miei nuovi brani. Di sicuro farò solo canzoni che mi piacciono veramente e che mi diano modo di crescere vocalmente Ovviamente sarei felice di trovare un pubblico che si affezioni a ciò che produco e che mi apprezzi per ciò che faccio ma intanto …scrivo e canto!
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