Con Blatte, Vivo ci conduce in un viaggio sonoro profondo e inquietante, dove la realtà e il sogno si mescolano. L’album, dalle sonorità elettroniche e influenze jazz e mediterranee, esplora temi di vulnerabilità, rabbia e riscatto. Tracce come Nudo e La Blatta rivelano una lotta interiore e un grido di ribellione verso gli emarginati. Non un album per compiacere, ma per disturbare e stimolare riflessioni scomode, Blatte affronta l’amore, l’odio e la fragilità umana in un contesto di speranza e disillusione. In questa intervista, Vivo racconta il suo percorso musicale e le sue influenze, rivelando la sua visione artistica.
C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?
Sicuramente l ‘uscita del singolo e del videoclip del brano “Pasquale Vive A Napoli” ha rappresentato un punto di svolta, il 3 Novembre 2022.
Ǫuel momento in cui esci allo scoperto e tutto il lavoro degli ultimi tempi viene lanciato nell’iperspazio, reso disponibile a chiunque. In quel preciso istante perdi la proprietà delle tue canzoni, non appartengono più alla tua sfera intima e privata e diventano di tutti.
Accompagno i cuori infranti, i viaggi in treno con tanto di cuffie nelle orecchie, le emozioni, le notti insonni di qualcun altro, di anonimi ascoltatori che probabilmente non incontrerai mai, sebbene si stiano specchiando nelle emozioni che tu stesso hai messo in musica.
Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?
Da qualsiasi cosa: viaggi, sensazioni, cibi, libri, film, momenti di vita vissuta e, ovviamente, i dischi di altri musicisti.
Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?
Diciamo che il filo conduttore che collega i brani di questo primo album, dal titolo “Blatte”, disponibile sui digital store da novembre 2024, è una sorta di rigurgito emotivo che trova origine nella disperazione. È il grido di rabbia di chi presta la voce agli ultimi della società, agli invisibili, agli ignorati. Un bisogno di riscatto e un gesto di dissidenza e resilienza.
Ǫuali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?
È curioso che generi tanto distanti come la musica tradizionale (araba, balcanica, tarantelle e tammurriate del sud Italia, sudamericana) e generi “d’importazione” (post punk, elettronica, alternative rock) abbiano avuto pari importanza nel mio sviluppo artistico. Tra gli artisti che maggiormente mi hanno influenzato, voglio citare: Idles, Sonic Youth, The Comet Is Coming, Melt Yourself Down, Iosonouncane, Afterhours.
Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
In una sola parola: “singolare”
Ǫual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?
senza ombra di dubbio “Squarci” perchè mi consente di esprimere la totalità della mia ricerca artistica. È un pezzo completo, poiché contiene tutta la mia essenza, mi diverto tantissimo nel momento dell’ assolo di sassofono.
Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo album?
Sicuramente starmene “rinchiuso” a lavorare ai miei brani, per diversi anni, in un garage sotterraneo in cui ho allestito il mio vecchio studio di produzione, è stato un fattore determinate per il concept ed il titolo del mio album.
Ǫuali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?
Vorrei poter fare tanti concerti, poiché la mia dimensione ideale è quella del live. Suonare ovunque, in Italia e, perchè no, magari anche pensare ad un tour Europeo.