Enkhjargal Trio protagonista della seconda serata di Vo on the Folks 2023. Sabato 25 febbraio dalle 21 alla Sala della Comunità di Brendola (Vicenza) è in programma il concerto del gruppo guidato da Enkhjargal Dandarvaanchig, virtuoso del morin khuur, antico strumento a due corde in crine di cavallo simbolo del popolo mongolo. Dopo le esibizioni degli svedesi Symbio e delle italoalbanesi Hana, nella serata inaugurale, la XXVII edizione del festival diretto da Paolo Sgevano presenta uno spettacolo musicale di grande fascino e suggestione, che conduce lo spettatore nel cuore dell’Asia. Enkhjargal Dandarvaanchig, musicista e cantante originario della Mongolia, ambasciatore musicale del suo paese, sarà accompagnato sul palco della Sala della Comunità da Solongo Damdin (al khuuchir) e Tungalag Purevdorj (alla yatga). Insieme danno vita a una musica evocativa ispirata dai paesaggi dell’Asia orientale, con un repertorio che spazia da composizioni tradizionali alle sonorità contemporanee.
Cresciuto in mezzo alla tundra e successivamente specializzato al Conservatorio di Ulan Bator, Epi (al secolo Enkhjargal Dandarvaanchig) canta alla maniera Khöömii, una particolare tecnica di canto ‘di gola’, che permette di produrre simultaneamente due o più suoni distinti. Oltre a suonare il morin khuur come un violoncello. La sua musica rievoca la grandezza della cultura e delle arti della Mongolia, con suggestioni che, a partire dalla tradizione del popolo della steppa, ci conducono nelle più recenti evoluzioni della world music. I brani hanno sovente la qualità e la trasparenza della musica da camera, pur mantenendo il potere incantatorio delle tradizioni popolari. Sembra quasi di sentire risuonare gli zoccoli dei piccoli e robusti cavalli mongoli dietro cui Genghis Khan fondò uno dei più grandi imperi mondiali di tutti i tempi.
Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Brendola e la Banca delle Terre Venete, il “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea. Tra i prossimi appuntamenti in programma, sabato 11 marzo in scena l’irish music dei Willos‘, band con base in Toscana che include 6 musicisti da Italia, Canada e Irlanda. In chiusura, il 25 marzo, spazio a Khayal, quartetto multietnico composto dal tunisino Amine Mraihi, dalla cantante svizzera Raphaëlle Brochet, dal violinista indiano Baiju Bhatt e dal percussionista iraniano Shayan Fathi.