STRASBURGO, Francia – Il Consiglio d’Europa, attraverso l’Ecri (Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza), ha lanciato un allarme riguardo alla profilazione razziale compiuta dalle forze dell’ordine italiane. Nel rapporto pubblicato ad aprile 2024, Strasburgo denuncia pratiche discriminatorie durante attività di controllo, sorveglianza e indagine, con particolare attenzione rivolta alla comunità rom e alle persone di origine africana.
Secondo il documento, le autorità italiane non sarebbero pienamente consapevoli della gravità del problema, né avrebbero riconosciuto la profilazione razziale come una forma di razzismo istituzionale. Di fronte a questa mancanza di consapevolezza, l’Ecri ha esortato l’Italia a condurre uno studio approfondito e indipendente sulla questione, per analizzare la reale portata di questo fenomeno e affrontarlo in modo efficace.
L’appello si inserisce in un quadro più ampio di raccomandazioni del Consiglio d’Europa, volte a combattere il razzismo e la discriminazione in tutti i settori della società.
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