Domani 6 ottobre è la Giornata Internazionale Della Geodiversità

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ROMA  – Il paesaggio che possiamo ammirare oggi rappresenta il risultato di molteplici processi geologici che hanno agito sul territorio per milioni di anni. Le rocce che lo costituiscono e le forme del suo aspetto sono il prodotto di complicati processi legati ad eruzioni vulcaniche, ad attività di sedimentazione e di mobilità tettonica (faglie e pieghe), oltre a quella di modellazione delle superfici per effetto dei cosiddetti processi esogeni (incisione del reticolo idrografico, erosione del suolo, carsismo, ecc.).

Di conseguenza la caratterizzazione geologica di ogni luogo che noi osserviamo sul pianeta e talvolta abitiamo, ha una sua storia e quindi una sua identità, con la quale spesso noi abbiamo la necessità di confrontarci.

La geodiversità, elemento identitario del paesaggio che ci circonda, rappresenta quindi un vero e proprio libro aperto, in grado di testimoniare la storia evolutivadel nostro territorio e di raccontarla a coloro che hanno la capacità di saperne leggere le sue pagine: i geologi.

In Italia, come in tutto il mondo, la geodiversità rappresenta un vero e proprio patrimonio di inestimabile valore e in quanto tale dobbiamo mirare a preservarne le sue unicità e fragilità, a valorizzarne la sua ricchezza, anche economica, e a promuoverne, attraverso divulgazione e conoscenza, la sua conservazione e tutela.

I repentini cambiamenti climatici, i cui effetti ci appaiono sempre più di frequente, sono in grado di causare eventi distruttivi e tragici e il violento consumo di suolo degli ultimi decenni di storia mettono spesso a rischio le bellezze paesaggistiche delle nostre montagne, delle nostre vallate e delle nostre coste.

Tramite questo comunicato stampa il Consiglio Nazionale dei Geologi intende quindi aderire all’iniziativa che per la prima volta si prefigge di accendere i riflettori su una tematica così importante per il nostro Paese, tematica su cui dovrà fondarsi il nostro futuro sviluppo di crescita economica e sociale, come infatti previsto dalla MISSIONE 2 – Rivoluzione verde e transizione – ecologica del PNRR ITALIA.

È la conoscenza del patrimonio naturale (Natural Heritage) e in particolare di quello geologico (Geoheritage) che consentirà al meglio di indirizzare le scelte relative alla pianificazione del territorio, alla protezione dell’ambiente, alla ricerca scientifica e alle attività di educazione ambientale, consapevoli dello stretto legame che intercorre tra noi e il nostro habitat.

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