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Ecco la ricerca di Wolters Kluwer Legal & Regulatory sulla digitalizzazione del settore legale

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MILANO – La crescente complessità delle regole di compliance, le nuove aspettative dei clienti, la ricerca di talenti e le richieste di incremento della produttività stanno mettendo sotto pressione i professionisti legali come mai prima d’ora. È quanto emerge dalla ricerca globale qualitativa Future Ready Lawyer 2022 di Wolters Kluwer, che ha analizzato l’utilizzo delle tecnologie e la digitalizzazione di un panel composto da 751 professionisti del mondo legale (studi legali e corporate legal deparment) presenti negli Stati Uniti e in Europa. La survey sottolinea anche quest’anno quanto la tecnologia sia fondamentale per il progresso del mondo legale.

 

Oggi il settore legal punta sempre più sulla tecnologia: come emerge dalla ricerca, gli investimenti e la domanda di soluzioni IT sono in aumento e lo sviluppo tecnologico è un elemento centrale per il miglioramento non solo degli aspetti più operativi legati alle prestazioni e alla produttività, ma anche per le attività che richiedono maggiori soft skills come la relazione cliente-azienda e la capacità di attrarre i talenti.

 

Secondo i risultati della survey:

 

il 91% dei corporate legal office si aspetta che il proprio studio legale sfrutti appieno la tecnologia;
più dell’80% degli avvocati ritiene molto importante collaborare con uno studio o un dipartimento legale che faccia leva sulla tecnologia;
la crescente importanza della tecnologia è tra i principali trend dei prossimi tre anni per il 79% degli intervistati;
Il 64% dei corporate legal department e il 63% degli studi legali prevede di incrementare gli investimenti nei software a supporto dell’attività legale nei prossimi 12 mesi.

 

“La ricerca Future Ready Lawyer 2022 conferma un trend ormai in continua crescita che riguarda appunto un incremento costante dell’utilizzo della tecnologia nel settore legale, spinta che arriva anche come esplicita richiesta da parte dei clienti – commenta Giulietta Lemmi, CEO di Wolters Kluwer Italia e Legal Software di Wolters Kluwer Legal & Regulatory Italia – Tendenza che influenza in modo trasversale tutte le aree del settore legale e che quest’anno fa emergere anche dalla survey una particolare attenzione ai temi ESG e di compliance. Il 77% del panel ritiene, infatti, che per gestire questi ambiti, la tecnologia sia fondamentale. Un dato significativo, soprattutto in un momento in cui da una parte i CDA chiedono ai corporate legal office di stilare programmi ESG efficaci, mentre dall’altra gli studi legali che soddisfano questi target possono attrarre una base clienti più ampia.”

 

I dati della ricerca

 

Top Trend

I principali top trend che avranno il maggiore impatto sul settore legale entro i prossimi tre anni sono per il 79% degli intervistati:

Aumento dell’importanza delle legal technology
Riuscire a gestire una maggiore quantità di informazioni complesse
Soddisfare le mutevoli aspettative dei clienti/della leadership

Solo il 36%, o meno, ritiene che la propria organizazzione sia molto preparata a gestire uno di questi trend.

 

Tra le tendenze di maggiore impatto, anche la nascita o l’espansione di nuove aree del diritto:

il 77% degli intervistati ha dichiarato che gestire ambiti di compliance emergenti e in espansione, quali la privacy dei dati e le tematiche ESG, è un trend significativo;
il 56% dei corporate legal office e il 45% degli studi legali dichiara che le richieste ricevute relativamente all’assistenza sulle tematiche ESG sono aumentate durante lo scorso anno. La maggior parte ritiene che la propria organizzazione non sia molto preparata a gestire questo trend.

 

Future Ready Lawyer 2022 evidenzia inoltre quanto sia un dato di fatto ormai il cambiamento nella modalità con cui viene svolto il lavoro nel settore legale.

Corporate legal department: l’incremento nell’impiego di personale a contratto, di personale che non esercita la professione legale e il maggiore utilizzo di provider di alternative legal service, sono cresciuti complessivamente a quota 84%;
Studi legali: l’incremento nell’impiego di risorse di terzi o esternalizzate incrementa a quota 81% (69% nel 2020); l’incremento nell’impiego di personale che non esercita la professione legale sale al 78% (64% nel 2020); l’incremento degli strumenti “self-service” per i clienti si attesta al 77% (59% nel 2020).

 

Confrontando i risultati del 2022 con quelli degli anni precedenti, la ricerca evidenzia ancora una volta come l’utilizzo della tecnologia renda più efficienti le organizzazioni in ambito legale:

Gli studi legali che si configurano come Technology Leader riportano, per il terzo anno consecutivo, una redditività superiore rispetto agli altri: il 63% degli studi legali Technology Leader ha dichiarato che la propria redditività è aumentata durante lo scorso anno rispetto al 46% degli altri studi.

 

I problemi legati ai talenti

Le organizzazioni legali, durante lo scorso anno, hanno risentito del fenomeno della “Great Resignation”:

l’86% dei corporate legal office e il 70% degli studi legali dichiara di essere stato colpito significativamente o in modo alquanto significativo dalla “Great Resignation”;
il 70% dei legali aziendali e il 58% delle law firm ritiene molto probabile o abbastanza probabile lasciare l’attuale posizione entro il prossimo anno.

 

Le organizzazioni non risultano peraltro ben preparate per gestire l’uscita dei talenti:

solo il 33% degli avvocati ritiene che il proprio corporate legal office sia molto preparato ad assumere/trattenere il personale che esercita la professione legale; percentuale simile (36%) riguarda assumere/trattenere il personale IT;
solo il 28% ritiene che il proprio studio legale sia molto preparato ad assumere/trattenere il personale che esercita la professione legale; la percentuale sale al 33% per quanto riguarda assumere/trattenere il personale IT.

 

L’aspetto tech è fondamentale per attrarre i talenti:

l’87% dei legali d’azienda e l’83% degli avvocati degli studi legali ritiene sia estremamente o molto importante lavorare per una realtà che faccia leva appieno sulla tecnologia.

 

L’evoluzione della relazione tra cliente e studio legale

 

La tecnologia è un fattore centrale nella valutazione da parte del cliente sia dell’attuale law firm che dei prossimi consulenti legali.

il 91% dei corporate legal office dichiara che sarà importante che gli studi legali facciano leva appieno sulla tecnologia;
il 97% dei corporate legal office prevede di chiedere agli studi legali con cui intende lavorare di descrivere la tecnologia che utilizzavano per incrementare la produttività e l’efficienza;
la ragione principale per cui un cliente sostituirebbe uno studio legale è da ricondurre all’incapacità di quest’ultimo di essere efficiente e produttivo. Solo il 38% degli avvocati d’azienda afferma che la loro organizzazione utilizza in modo ottimale la tecnologia per migliorare la produttività/l’efficienza.

 

La relazione tra cliente e studio si è evoluta, gli studi legali sono esposti a un rischio più elevato di essere sostituiti:

Il 55% dei corporate legal office afferma che oggi la relazione con il proprio studio legale è migliore di quanto non fosse prima della pandemia.
Inoltre, il 43% dei corporate legal office è molto soddisfatto degli studi legali con cui collabora, in crescita rispetto al 30% del 2021.
Allo stesso tempo, il 32% dei corporate legal department afferma che la propria azienda cambierà molto probabilmente studio legale entro il prossimo anno, in crescita rispetto al 24% del 2021.

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