(PRIMANOTIZIE) CITTÀ DEL VATICANO, 6 APRILE – A sorpresa, Papa Francesco è arrivato in Piazza San Pietro al termine della Messa per il Giubileo degli Ammalati e del mondo della sanità, celebrata da monsignor Rino Fisichella. Portato in sedia a rotelle tra le file dei fedeli, il Pontefice ha salutato con un semplice e caloroso: “Buona domenica a tutti. Grazie tante”.
Nel testo preparato per l’Angelus, il Papa ha condiviso parole toccanti sulla sofferenza e la speranza: “Come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il ‘dito di Dio’ e sperimento la sua carezza premurosa. Chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro”.
Francesco ha poi rivolto un pensiero agli operatori sanitari: “Prego per medici, infermieri e operatori sanitari, spesso lasciati soli e talvolta vittime di aggressioni. La loro missione va sostenuta e rispettata”. E ha lanciato un appello alle istituzioni: “Auspico che si investano risorse per cure e ricerca, affinché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili”.
Durante l’omelia letta da mons. Fisichella, il Papa ha ricordato come “la malattia sia una delle prove più dure della vita”, ma ha assicurato che “Dio non ci lascia mai soli. Specialmente quando le prove si fanno più dure, la sua grazia e il suo amore ci stringono più forte per risollevarci”.
Infine, l’invito a essere prossimi a chi soffre: “Nel suo amore fiducioso, Egli ci coinvolge perché possiamo diventare gli uni per gli altri ‘angeli’, messaggeri della sua presenza. Così, spesso, il letto di un malato può trasformarsi in un ‘luogo santo’ di salvezza e redenzione”. (PRIMANOTIZIE
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