ROMA – «Il diritto allo sciopero è sacrosanto, bloccare un intero Paese per 24 ore non è ammissibile». Così il ministro dei Trasporti Salvini,a Radio anch’io, sullo sciopero proclamato da Cgil e Uil per venerdì 17 e per il quale il Garante non ha riconosciuto i requisiti dello sciopero generale. «Io devo garantire il diritto alla mobilità a 60 milioni di italiani», dice Salvini. Ricorda che «oggi è l’ultima giornata per i sindacati per rientrare nella legge. Rispettino le regole, altrimenti parte la precettazione». Ma i sindacati non ci stanno: «Troveremmo sgradevole se il ministro pensasse a interventi di autorità, sarebbe volontà politica di mettere in discussione il diritto di sciopero per difendere i propri diritti». Così a Radio 24 il segretario Cgil Landini sullo sciopero generale di venerdì 17/11. «Dire che questo non è uno sciopero generale è un’evidente forzatura politica,un’interpretazione compiacente che il governo e in particolare il ministro Salvini sta usando per mettere in discussione il diritto allo sciopero. Ci auguriamo che non si superino i limiti». Ma sembra proprio dalle varie dichiarazioni che si arriverà allo scontro.
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