NAPOLI – Napoli sfida Milano per il primato di ciclabile umana più lunga mai realizzata in Italia: dopo la prima iniziativa a Milano di due settimane fa ora si replica a Napoli il prossimo sabato 3 dicembre.
Sarà il turno dei cicloattivisti partenopei, esasperati delle condizioni indecenti di chi si muove in bici in città, per protestare contro questo degrado realizzeranno la loro ciclabile umana –a protezione della bike lane presente in Corso Umberto I, lungo il cosiddetto Rettifilo.
L’appuntamento é già fissato per le ore 8 di sabato 3 dicembre il Galleria Principe di Napoli, presso la Bicycle House, punto di riferimento dei ciclisti urbani a Napoli e l’evento Facebook si sta popolando giorno dopo giorno di adesioni.
“Napoli agli ultimi posti per km di ciclabili e nessun interessante progetto all’orizzonte, nonostante ci siano be 35 mln di euro di fondi PNRR a disposizione. Ed allora proviamo noi a realizzare una ciclabile umana, per chiedere al Comune di sbloccare le risorse già in cassa per proteggere dalle auto chi ogni giorno pedala in Corso Umberto. Infatti solo per questo progetto sono stanziati e già disponibili circa un milione di euro che ora si rischia di perdere”, si legge nel messaggio che lancia l’iniziativa.
“La corsia ciclabile realizzata ad inizio anno é usatissima da ciclisti, ma anche dalle automobili, furgoni e scooter che ci parcheggiano sopra, ora per un caffé al volo, ora per una commissione o per il carico/scarico. Insomma, per chi guida c’é sempre una scusa buona per usare la ciclabile come parcheggio privato. Per chi pedala, invece, non c’é alternativa al fare una pericolosa deviazione e rischiare la propria vita ogni giorno”.
I pericoli sono sempre dietro l’angolo e a ogni incrocio: “Non possiamo accettare che sia normale. Non vogliamo assuefarci al rischio. Perché proprio quel rischio, finché c’é, impedisce a tante persone di prendere coraggio e di abbandonare l’auto per provare a spostarsi in bicicletta. In città le morti per violenza stradale crescono, come non mai.
Non vogliamo aspettare il prossimo incidente per scendere in strada affinché le cose cambino.
Manifestiamo in maniera ferma e pacifica per chiedere al Comune di Napoli di intervenire ora per proteggere chi pedala, sulla ciclabile di Corso Umberto e realizzare il cordolo di protezione come previsto da progetto già finanziato per una ciclabile in sede propria bidirezionale lato Università”.
I cicloattivisti chiedono anche la riduzione del numero di auto che entrano in città: “Serve rispetto, cambiamento culturale, controlli e aiuterebbe anche una Città 30 km/h“. Intanto proprio in questi giorni nella Galleria Quattro Giornate é comparsa nell’area del cantiere la scritta “+ BICI + FELICI”: un messaggio di buon auspicio in vista della ciclabile umana di Napoli del 3 dicembre.
I cicloattivisti si disporranno in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile per proteggere con il loro corpo e le loro bici chi pedalerà in quel tratto di strada. A Napoli la “ciclabile umana” sarà realizzata al Rettifilo, l’invito a partecipare é esteso anche a chi verrà a piedi, senza la bici.
Il flash mob della ciclabile umana di Napoli é libero e aperto a tutti, come sottolineano gli organizzatori: “Ci accomuna l’idea che una città delle persone, con meno auto, é una città più sicura per tutti e meno inquinata, Napoli é ultime in tutte le classifiche per infrastrutture ciclabili e di questo passo ci rimarrà per i prossimi anni. L’approccio dell’amministrazione comunale su questo tema é antistorico, si continua a pensare che si possa fluidificare il traffico, eliminando ztl come quella di Piazza Dante, non capendo che in questo modo non si fa altro che attirarne di nuovo. La città é divorata dal traffico, si respirano veleni e la gente é esasperata.”
Promuovono: Napoli Pedala, Greenpeace Gruppo Locale di Napoli, Percorsi Cumani, Fiab Cicloverdi Napoli, Napoli Bike Festival, Bici per la città, Bicycle House, TBA Team Bike Acerra, PIB Parthenope in bici, FaccBike.
L’articolo Greenpeace: la prima Ciclabile UmaNA a Napoli proviene da PRIMACAMPANIA.
Commenta per primo