MARANO (NA) – Debutta sabato 9 dicembre alle ore 20:30 (replica domenica 10 alle ore 18:30) al teatro Alfieri di Marano, la commedia “La Duchessa di Forcella” di Antonello Aprea, regia di Enza Esposito, un’opera messa in scena dalla Compagnia La Ridicolosa di Marano che, con toni leggeri, fa rivivere il tempo dei viaggi transoceanici tra Napoli e New York, quando le famiglie per necessità erano costrette a separarsi. “La Duchessa di Forcella” è un viaggio al contrario, non più di separazione ma di incontro, quello della portinaia, Assunta (Enza Esposito, anche regista della piece) e di suo marito, Agostino (Rosario Castrovinci) con la figlia Mary (Nadia de Falco), affidata alle cure di una monaca (Anna Esposito), della zia Josephine (Serena Cuomo) e dello zio Jenny (Antonio Merolla) anch’essi espatriati in America.La scena si svolge negli anni ’50, in un palazzo di Forcella, dove vive tra gli altri una Duchessa scontrosa e sprezzante (Assunta Romano) che comanda a bacchetta il marito Giovanni (Francesco Esse) e il suo domestico Gildo (Valerio Esposito) che ha un’unica vera vocazione, trovare marito. Due comari “trasatticce”, Michelina e Colomba (Anna Pipolo e Tiziana Perrotta) vivono nella speranza che succeda sempre qualcosa di eccitante, e questa volta non saranno deluse. In mezzo a questi personaggi aleggia quello di Nannina (Gaia de Meo), una strana anziana che col suo linguaggio misterioso e apparentemente sconclusionato sembra vivere sospesa tra realtà e follia. E questo mondo sospeso è evocato anche nella musica che ha proprio l’intenzione di trasportare la commedia dai territori di un realismo satirico e licenzioso verso il luogo della meraviglia della trasformazione e del sogno. Quando il postino (Domenico di Napoli ) consegna alla portinaia una lettera proveniente da New York che annuncia l’arrivo di Mary, del suo fidanzato Eric (Mario Esposito) e del suocero Bobby Scannabue (Flavio Arienzo) un’amara realtà viene iniettata nella vita del palazzo di Forcella. Nessuno è pronto a quest’ incontro, men che meno Assunta ed Agostino che si fanno prendere dal panico. E nella trappola in cui sembrano chiusi, sguizza la fantasia e la meraviglia prende il volo. La solidarietà del piccolo condominio coinvolge tutti, anche chi possiede pochissimo come il “sapunaro” (Antonio Amoroso), cognato di Assunta, il giovane orfano desideroso di imparare (Mario Russolillo) e la truccatrice “vrenzola” (Donatella Iovino ). Tutti si ingegnano per dare una mano sotto le direttive di un professore (Oreste Palma) che cerca invano di impartire qualche regola di bon ton. L’aiuto dei vicini sembra mettere al riparo la verità che Donna Assunta nasconde. Ma, si sa, le bugie hanno le gambe corte.
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