POMIGLIANO D’ARCO – Il Comune di Pomigliano ha evitato il pagamento di oltre 600 mila euro euro alla Città del Fare, un ente ormai estinto a cui negli anni passati, prima del 2020, l’amministrazione comunale di allora aveva aderito senza versare i canoni per anni. Ente che aveva operato poi un pignoramento sui conti ai danni del Comune di Pomigliano per oltre 600 mila euro, provvedimento a cui però l’amministrazione comunale pre governo Del Mastro non si era mai opposta e che era diventato, ormai, esecutivo. Un danno ingente che poi sarebbe ricaduto sulle tasche di tutti i cittadini.
L’Amministrazione comunale da meno di un mese caduta dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale in seguito alle dimissioni di 13 consiglieri, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, grazie all’azione del Sindaco Del Mastro e dell’allora Assessore Sautariello (con l’apporto dell’avv. Nunziata dell’ufficio avvocatura), ha operato una forte attività per verificare la legittimità del pignoramento. È stata avviata un’ispezione alla documentazione della società e sono state ravvisate mancanze che hanno rafforzato la posizione del Comune. È stato redatto un verbale di ispezione, in cui si dava atto dello smarrimento di documenti fondamentali, e lo abbiamo esibito nella procedura esecutiva per rendere inefficace il pignoramento sui conti comunali. Ieri, 8 marzo, il Tribunale di Nola – Sezione Esecuzioni – ha dichiarato inprocedibile il pignoramento per mancanza dei giustificativi.
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