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Pomigliano: dall’omicidio di Frederick all’arresto dei due 16enni. Ecco tutti i dettagli ancora non conosciuti

Pomigliano: dall’omicidio di Frederick all’arresto dei due 16enni. Ecco tutti i dettagli ancora non conosciuti

Due sedicenni sono stati fermati dai carabinieri durante la giornata di ieri, a Pomigliano d’Arco, sarebbero gli autori materiali del pestaggio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorso che ha poi provocato la morte del 40enne ghanese Friederick Akwasi Adofo. Identificati grazie al sistema di video sorveglianza privato e cittadino disseminato sul territorio attraverso un’indagine che ha visto coinvolti anche gli uomini della polizia locale di Pomigliano.

La cronaca.
Lunedì mattina, intorno alle 8 i carabinieri vengono allertati da un cittadino della presenza di un uomo riverso a terra sanguinante e privo di sensi, in un cortile di via Principe di Piemonte, storica arteria cittadina che che collega Pomigliano d’Arco a Calnuovo di Napoli. I militari giungono sul posto e avvisano il 118 che giunge poco dopo. L’uomo agonizzante, che non ha documenti con se, viene trasportato immediatamente a Nola, dove giungerà in coma.
I carabinieri mettono in moto la macchina delle indagini e in poco tempo acquisiscono gran parte dei video prodotti dai sistemi di video sorveglianza di via Principe di Piemonte: negozi e privati.
Al lavoro ci sono anche gli agenti della Polizia Locale che estrapolano, attraverso ile telecamere comunali una quantità di immagini importanti al fine delle indagini.
Nel primo pomeriggio il quadro sembra essere abbastanza chiaro. Da Nola però arrivano brutte notizie: Frederick muore in ospedale.
I militari dell’arma acquisiscono le impronte di Frederick per il riconoscimento e intanto individuano grazie ai video due persone che aggrediscono il 40enne ghanese ricostruendo dettagliatamente tutti gli attimi.
Gli aggressori sarebbero due giovanissimi. Uno di loro è in sella ad una bicicletta, giungono nel luogo dove Frederick sta dormendo, lo svegliano. Il clochard appare impaurito prova ad allontanare i due. Dopo un primo scambio di battute uno dei giovani però senza un apparente motivo gli sferra un pugno in pieno volto. Frederick barcolla e cadendo all’indietro finisce a terra; prova a rialzarsi ma l’altro soggetto gli sferra un calcio in pieno volto. Ricade. Comincia il brutale passaggio fatto di pugni e calci alla testa al ventre. Frederick non riesce ad opporre resistenza, la violenza è pazzesca. La sequenza di immagini mostra attimi terribili. Sembra una scena di un film ma non lo è.
Dopo quel paio di minuti che appaiono interminabili i due persecutori si allontanano. Frederick resta immobile a terra. Nel frame successivo si rialza a fatica. Non ce la fa. Si fa forza e si tira su appoggiandosi ad una ringhiera. Sbanda vistosamente, e mentre cammina lentamente si gira di tanto in tanto dietro con la paura di essere nuovamente aggredito.
Arriverà dopo qualche minuto nel cortile a fatica e dove si accascerà in terra per essere poi ritrovato, il mattino seguente, agonizzante.
La sequenza di immagini sono agghiaccianti, i carabinieri però attraverso quelle, e le successive che ritraggono i due allontanarsi del luogo del pestaggio e dirigersi verso il centro di Pomigliano, riescono ad individuare i soggetti.
Gli agenti della polizia locale forniscono ai militari dell’arma: immagini nitide. I caschi bianchi infatti hanno passato tutta la notte, nella centrale operativa del comando di Slargo Pannella/Piazza Municipio dove vengono immagazzinate tutte le immagini del sistema di video sorveglianza comunale, al setaccio di ogni minimo particolare. Grazie a quelle immagini comparate all’anagrafica si chiude il primo cerchio.
Un ulteriore accertamento viene fatto dai carabinieri che scandagliano i profili social dei due soggetti: guardano e ri-guardando foto e video alla ricerca di segni particolari, immediatamente trovati e che portano alla definitiva identificazione dei soggetti, uno dei quali risulterà già noto alle forze dell’ordine.

Dopo l’identificazione il PM dei minori provvede a redigere il fermo per indiziato di delitto.
Ieri pomeriggio l’epilogo e la cattura.
Due dettagli importanti, vengono rivenute presso l’abitazione di uno dei due giovani: la bici immortalata dalle telecamere e gli abiti che il soggetto indossava durante i fatti della notte tra domenica e lunedì scorso, utili alle indagini.

Intanto questa sera alle 20:30 la città si ritroverà a via Gramsci, presso Parco delle Acque, su invito dei parroci per una marcia silenziosa in memoria di Frederick.

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