BOLOGNA – L’Aula approva all’unanimità il progetto di legge che prevede un sostegno finanziario alle edicole tramite un contributo massimo di mille euro per ciascuna rivendita. Una proposta della Giunta, di cui si è fatto carico Paolo Calvano, assessore al Bilancio, e che ha avuto come relatori di maggioranza e minoranza Stefania Bondavalli (lista Bonaccini)e Gabriele Delmonte (Lega).
La legge prevede un contributo di 500mila euro da parte della Regione, con un limite massimo del contributo per ciascuna edicola di mille euro: l’ammontare del contributo sarà legato al numero di esercenti che ne faranno richiesta. Un provvedimento legato al ‘bonus edicole’ messo in campo dal governo e per il quale gli interessanti potranno farne richiesta fino al 31 ottobre. Il contributo regionale diventa integrativo di quello governativo, con l’obiettivo di semplificare e sburocratizzare la richiesta in quanto a ricevere il bonus regionale sarà solo chi ha già avanzato la richiesta per quello statale, eliminando la doppia procedura.
“Le edicole hanno rappresentato un elemento essenziale nelle tenuta dell’informazione e per lo svolgimento di servizi durante il lockdown – ha spiegato la relatrice Stefania Bondavalli -. Per accelerare la procedura ci si è inseriti all’interno della manovra nazionale, senza la doppia iscrizione per ottenere il bonus. Il nostro è un segnale di attenzione verso chi ha tenuto aperto la propria attività in un momento difficile come quello della pandemia. Una cifra a fondo perduto che non era prevista e non è cosa da poco”. Più critico il relatore di minoranza della legge, Gabriele Delmonte: “Le edicole riceveranno il bonus solo se, a partire da oggi che è stata approvata questa legge ed entro tre giorni, richiederanno il bonus statale, perché la scadenza è la fine del mese. A fronte di 1.329 edicole, tutte quelle che ci sono in Emilia-Romagna, abbiamo stanziato mille euro a testa. Cifra che ogni rivendita otterrà se a farne richiesta sarà solo il 37%: se fosse questa la percentuale, però, sarebbe un fallimento. Se davvero si vorrà dare mille euro a ciascuno, dovremo elevare il budget a un milione di euro. Votiamo a favore del contributo perché, seppur esiguo, è comunque una misura di sostegno finanziario”.
Secondo Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) “ci si è dimenticati degli edicolanti più fragili, ma vedo che l’ordine del giorno della maggioranza va a rimediare agli errori della Giunta e recupera tutte le nostre perplessità. Anche per le prossime volte, invitiamo l’esecutivo regionale ad ascoltare di più le opposizioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Mastacchi (Rete Civica), che aveva presentato un emendamento in commissione per alzare il ‘contributo’ alle edicole delle zone periferiche, “ma prendo atto che si sono sanate le mancanze”.
La consigliera del Partito democratico Manuela Rontini evidenzia come sia “una procedura semplificata, evitando il doppio procedimento. Le edicole faticano sempre più ad andare avanti con la sola vendita dei giornali e quindi si è ragionato, come succede già a Modena e Cesena, sulla possibilità di stampare o permettere il ritiro dei certificati”. Proposta che era stata avanzata in commissione anche da Silvia Piccinini (Movimento Cinque Stelle) e che ha presentato un ordine del giorno firmato anche da Rontini e Bondavalli: “Non dobbiamo nascondere che il settore è in crisi da tempo. Questa legge – dice la consigliera M5s – può avere respiro più ampio, anche con una nuova progettazione, prevedendo il rilascio di certificati dei servizi anagrafici e facendo diventare le edicole punti di accesso delle pubbliche amministrazioni”. Secondo Michele Facci (Lega) “si introduce un contributo che dovrebbe essere immediato, invece, legandolo alla manovra nazionale del governo, i tempi diventano quelli dello Stato. In più, illudiamo gli edicolanti che possano prendere mille euro, invece si sarebbe dovuto dire loro che la somma è di 350euro, pari ai 500mila euro divisi per il numero totale delle edicole presenti sul territorio. Però finalmente questa Regione concede qualcosa a fondo perduto”.
Infine, l’assessore Calvano annuncia che “questo è solo uno degli atti di un processo più ampio di semplificazione, speriamo che gli effetti, in termini di efficacia e celerità, siano buoni, in modo da poter mutuare la misura per interventi anche in altri campi”.
Commenta per primo