NAPOLI – Successo confermato per l’attesissimo “Aspettando…Il Mio San Marzano”, l’evento organizzato a da La Buona Tavola Magazine e promosso da Solania srl in la collaborazione di Perrella srl a Villa Maria Grazia a Sarno (SA), tenuta della famiglia Napoletano, immersa in 7 ettari di filari con vista mozzafiato sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio.
Il percorso culinario è stato sviluppato in una chiave di gusto “al naturale” con pizze e piatti a base di San Marzano. Fresco e leggero il primo piatto con Marzanello giallo e San Marzano con tartare di tonno di Raffaele Medaglia, dell’omonimo Ristorante Pizzeria & Braceria a Sant’Antimo (CE); tradizione e modernità mixati alla perfezione nella pappa al pomodoro con fonduta di mozzarella di bufala e crostini sbriciolati preparata dallo chef Giuseppe Daddio della scuola Dolce&Salato ed esaltazione perfetta del San Marzano la preparazione di Gerardo Figliolia, patron de La Pignata di Bracigliano (SA), che ha deliziato gli ospiti con un piatto a base di braciola di capra al sugo con il quale lo chef Marco Iavazzo ha condito un tubettone di Gragnano con spolverata di cacioricotta di capra. Le degustazioni di pizze sono state appannaggio di Francesco Martucci, Brand Ambassador dell’azienda e patron della pizzeria “I Masanielli” di Caserta, che ha proposto una marinara in tre cotture e di Raffaele Bonetta, patron del Ciarly di Fuorigrotta (NA), che ha preparato una pizza a base di latticello e tartare di San Marzano.
Per Francesco Martucci “affidarsi a Solania significa trovare un’eccellenza fuori dal comune perché l’azienda può raccogliere, può trasformare, seguendo la filiera dal primo step all’ultimo che le permette di produrre un San Marzano magnifico”.
Giuseppe Napoletano (nella foto), amministratore unico di Solania, ha tenuto a ringraziare gli ospiti sottolineando che l’obiettivo dell’evento è “valorizzare il San Marzano e dimostrare attraverso la visita ai campi la tracciabilità di filiera. Infatti, grazie al progetto Il Mio San Marzano chef e pizzaioli possono venire in azienda, avere cognizione dei metodi di produzione e coltivazione e, infine, scegliere il proprio lotto di produzione”.
Per Luciano Pignataro, direttore del LucianoPignataroWineBlog e famosa penna de Il Mattino, “la rinascita del San Marzano a cui si sta assistendo in questi anni è dovuta principalmente alla consapevolezza del mondo pizza circa l’utilizzo di un prodotto a marchio DOP che sta permettendo lo sviluppo di uno “stile napoletano” sia in Italia che all’esterno supportato da aziende come Solania, impegnata non solo nella produzione e trasformazione di un’eccellenza dell’agroalimentare campano ma anche nella sua valorizzazione”.
Per Barbara Guerra “la parentesi didattica della serata che ha permesso la visita ai campi di San Marzano, durante le quali esperti ed agronomi hanno illustrato i metodi e i luoghi di coltivazione oltre che le tecniche di raccolta, è stato un momento rivelatore perché ha consentito a tutti di vivere e di fare esperienza di una giornata tipo di un produttore di pomodoro”.
Albert Sapere si è soffermato invece su come “il San Marzano sia una delle firme dell’Italia nel mondo, tanto che in America il pomodoro viene indentificato nel San Marzano, e di come sia un prodotto d’eccellenza incredibile legato indissolubilmente alla pizza e che, grazie ai produttori come Solania, possiamo trovare in tutti e cinque i continenti”.
Grande soddisfazione anche da parte dell’organizzatore dell’evento, Renato Rocco, direttore de La Buona Tavola Magazine, per il quale “vedere oltre cento operatori del settore tra ristoratori e pizzaioli partecipare a un evento dopo un anno e mezzo tribolato è un viatico per i prossimi appuntamenti che vedranno La Buona Tavola protagonista al Cibus di Parma e al Tutto Food di Milano”.