(PRIMANOTIZIE) WUPPERTAL, GERMANIA – 29 MARZO – Il tribunale di Wuppertal ha condannato a due anni e sei mesi di reclusione un giovane che si era dichiarato pronto a compiere un attentato di matrice islamista. I fatti risalgono alla fine di agosto 2024, quando l’imputato – all’epoca quindicenne – aveva espresso in rete l’intenzione di colpire istituzioni ebraiche sul territorio tedesco.
Durante il processo, il ragazzo ha ammesso la propria radicalizzazione e il coinvolgimento in ambienti estremisti, anche attraverso l’utilizzo dei social network, dove aveva condiviso messaggi minacciosi e contenuti ideologici violenti.
Il tribunale ha riconosciuto la gravità del proposito, ma ha tenuto conto della giovane età dell’imputato e della sua decisione, successiva ai fatti, di avvicinarsi a un programma di de-radicalizzazione attivo in Germania. Questo elemento ha contribuito alla definizione della pena, che rimane detentiva ma inferiore al massimo previsto.
Il caso ha suscitato attenzione nell’opinione pubblica tedesca, soprattutto per il profilo del minore coinvolto e per il ruolo dei social nella diffusione di ideologie estremiste tra i più giovani. (PRIMANOTIZIE)
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