(PRIMANOTIZIE) – ROMA, 2 APRILE – Le prospettive economiche dell’Italia si fanno più incerte. Il Centro studi di Confindustria rivede al ribasso le previsioni di crescita per il 2025, correggendo il PIL atteso da +0,9% a +0,6%, e prevede un’accelerazione solo nel 2026, con un incremento stimato dell’1%. A pesare, secondo gli economisti, è un contesto internazionale segnato da instabilità e tensioni commerciali, con un clima di incertezza giudicato “ai massimi storici”.
Particolarmente critico l’effetto dei dazi, che secondo il rapporto “agiscono come una vera e propria guerra commerciale”. Lo studio segnala come un’eventuale escalation protezionistica potrebbe affossare ulteriormente la crescita, riducendola fino a +0,2% nel 2025 e a +0,4% nel 2026.
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, lancia un appello: “Di fronte a rischi così concreti servono misure straordinarie e una dose di coraggio per sostenere l’economia, proteggere l’industria e mantenere la fiducia nel futuro”. (PRIMANOTIZIE)
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