
La musica come via di fuga dalla frenesia della quotidianità e dall’incessante bombardamento dei media: questo è il cuore di “Dolce far niente”, il nuovo singolo di Michee. Il brano racconta la necessità di fermarsi, di staccare dalla routine e di riscoprire il piacere delle cose semplici. Un desiderio sempre più attuale in un mondo dominato dalla tecnologia e dall’iperconnessione.
Michee traduce questa esigenza in musica attraverso una struttura sonora che accompagna l’ascoltatore in un percorso di trasformazione emotiva: da un inizio rilassato, quasi ovattato, fino a un’esplosione ritmica che riflette la gioia di essersi liberato dalle catene della vita moderna. Guardare le stelle senza la distrazione dei social, vivere il presente senza la pressione del tempo: “Dolce far niente” è un manifesto di riscoperta della semplicità e della pace interiore.
In questa intervista, Michee ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, dalle prime esibizioni scolastiche fino alla maturazione artistica che lo ha portato a esplorare tematiche sempre più profonde e attuali. Parleremo delle sue fonti d’ispirazione, dell’influenza di artisti come Lucio Dalla e Pino Daniele, e della sua evoluzione musicale, che lo ha reso sempre più esigente nella ricerca di un suono autentico e riconoscibile.
Non mancheremo di scoprire i suoi progetti futuri, tra cui un nuovo EP che si allontana dalle tematiche romantiche per affrontare questioni cruciali come la guerra, l’intelligenza artificiale e la manipolazione dei media. Michee ci invita ad ascoltare con consapevolezza, a riflettere sul nostro tempo e a non lasciarci sopraffare da un mondo sempre più veloce e caotico.
Pronti ad immergervi nell’universo musicale di Michee? Scopriamolo insieme in questa intervista.
C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?
Già durante le gite scolastiche, intrattenevo gli amici e i maestri con l’armonica a bocca, e mi accorgevo di riuscire a far cantare tutti in coro. Mi sentivo molto fiero di me stesso. A 16 anni, durante un’esibizione scolastica, improvvisai una sonata classica e ricevetti i primi applausi da un pubblico sconosciuto. Da quel momento, non ho mai voluto perdere quella sensazione.
Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?
Le mie canzoni nascono da situazioni vissute ed emozioni provate nel momento in cui mi siedo al piano. Sono emozioni che grido in quel preciso istante, cercando di condividerle con il pubblico.
Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?
All’inizio, le tematiche erano principalmente d’amore e emozioni. Oggi, preferisco affrontare tematiche più critiche, come l’ambiente, la guerra e i problemi sociali.
Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?
Lucio Dalla, Pino Daniele, Mango, Claudio Baglioni e Francesco De Gregori, in particolare il linguaggio musicale di Battisti-Mogol.
Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
Sono diventato molto pignolo e esigente nella produzione. Dedico molto più tempo ai dettagli. Penso di aver sviluppato un mio stile e di essere riconoscibile.
Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?
La mia canzone preferita da eseguire dal vivo è un brano in inglese che ho scritto due anni fa, “Pennies”. È un pezzo che parla del rimpianto di aver trascurato un amore per inseguire valori materiali. Quando canto “Pennies”, mi piace immaginare che quella persona sia presente nel pubblico, e questo rende l’esperienza ancora più emozionante.
Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?
Il mio nuovo singolo, “Dolce far niente”, nasce dal bisogno di staccare dalla quotidianità e di uscire dalla frenesia della vita moderna, dominata dalla tecnologia. Nel brano, ci sono due stati d’animo contrastanti: da un lato, la serenità che si prova nella natura, dall’altro, un ritornello ritmico che riflette la contentezza di aver raggiunto quella meta. L’idea è nata durante una vacanza in Asia, dove ho vissuto intensamente questa emozione.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?
Sto terminando il mio prossimo EP, che si allontana dalle tematiche romantiche e affronta questioni più critiche. Il brano “Mai Più” parla della guerra, “Nessun Dorma” riflette sull’intelligenza artificiale, e “Nebbia” sulla manipolazione dei media. L’obiettivo dell’EP è trasmettere un messaggio di consapevolezza, invitando gli ascoltatori a tenere gli occhi aperti e a non lasciarsi intrappolare. Ulteriori aggiornamenti li troverete:
– Su Instagram: @Michee_Musica
– Su Facebook: Michee Musica
– Sul mio sito: www.Michee.ch
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