ROMA – La Giunta esecutiva dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha reagito duramente alle accuse ricorrenti di politicizzazione rivolte ai magistrati, definendole offensive non solo per la magistratura stessa, ma per l’intero Paese e il suo assetto democratico. L’Anm ha sottolineato che qualora i giudici prendessero decisioni con l’obiettivo di soddisfare le aspettative della politica o di collaborare con il Governo, tradirebbero il loro mandato costituzionale, che richiede loro di essere indipendenti e imparziali.
In parallelo, sedici membri togati del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), che costituiscono la maggioranza, hanno richiesto l’apertura di una pratica a tutela dei magistrati della sezione migranti di Roma, oggetto di critiche e attacchi per alcune delle decisioni prese in materia di immigrazione.
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