Arte, 200 anni morte Canova, Ferrara alle celebrazioni a Possagno domenica

Palazzo Schifanoia 300x300 wN25Dq
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FERRARA – Anche Ferrara partecipa all’anno dedicato ad Antonio Canova, nei 200 anni dalla morte (che ricorrono proprio oggi) del più grande dei maestri del neoclassicismo, e prenderà parte alle commemorazioni che si terranno a Possagno, paese natale dell’artista. A tal fine il presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, che è anche presidente della Fondazione Canova, e l’assessore comunale Marco Gulinelli, domenica 16 ottobre, in particolare, dalle 18,30 saranno a Possagno per i festeggiamenti ufficiali. Qui (precisamente presso il Tempio Canoviano) Sgarbi – che ha da poco pubblicato un libro dedicato al grande scultore (“Canova e la bella amata”, La nave di Teseo / Corriere della Sera) – terrà una lectio magistralis. A seguire sarà proiettato un video: “Canova, la sua musica e la sua danza”, realizzato in collaborazione con Contemplazioni e Luca Giardini.
“Felici di esserci e di contribuire a celebrare un grande italiano, che  ha lasciato in eredità all’umanità opere straordinarie, simbolo di bollezza ed eleganza, e che ha un altro merito storico: aver consentito la restituzione delle più importanti opere sottratte da Napoleone. Le celebrazioni dei 200 anni sono anche il segno di una memoria ritrovata e il riscatto della storia nei suoi confronti, dopo essere stato a lungo bocciato da certa ‘critica’”, dice l’assessore Gulinelli.
Di Canova Ferrara conserva, nelle collezioni civiche, un busto di Leopoldo Cicognara (vedi foto allegata) esposto a palazzo Schifanoia.
L’opera si trova precisamente nella sala 21, a conclusione del percorso del Nuovo Museo Schifanoia. Cicognara,  nobile, storico dell’arte e bibliografo italiano – che donò alla biblioteca Ariostea alcuni suoi scritti – nacque a Ferrara il 26 novembre 1767 e morì a Venezia il 5 marzo 1834.
L’opera a lui dedicata è stata lasciata in eredità alla moglie e al figlio, che a loro volta la donarono al Comune, è stata poi collocata nella cappella funeraria della cella degli uomini illustri della Certosa di Ferrara, quindi, nel 1992, è stata trasferita a palazzo Schifanoia. Del busto di Cicognara Canova, che morì prima di ultimarlo, non vide la fine, ma la scultura fu completata da Rinaldo Rinaldi, che di Canova fu allievo, specialmente nel punto della chioma. A Cicognara si deve anche la realizzazione del catalogo cronologico delle opere del celebre scultore, che – in base a questo – realizzò: 53 statue, 12 gruppi, 14 cenotafi, 8 monumenti, 7 colossi, 2 gruppi colossali, 54 busti, 26 bassorilievi.

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