COMO – Nella giornata internazionale del caffè 2022, Caffè Milani festeggia i suoi primi 85 anni di attività con la presentazione del suo Manifesto di Sostenibilità, un vero e proprio patto di fiducia che Caffè Milani sancisce con i consumatori, tracciando le linee guida per una produzione sempre più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale, ma anche sensoriale e nutrizionale.
Il Manifesto di Sostenibilità, realizzato in partnership con Italia Circolare, racconta in 10 punti che cosa significa essere sostenibili per Caffè Milani: qualità del prodotto, ricerca e innovazione, gestione delle risorse naturali, benessere, dignità del lavoro, formazione e cultura, crescita del territorio e condivisione.
Per Caffè Milani infatti, la sostenibilità nasce dal “gusto per le cose buone”.
Nella visione aziendale, infatti, sostenibilità significa “produrre bene tutto quello che serve, garantendo dignità e benessere per tutti i protagonisti della filiera, senza sprecare materia nel rispetto dell’ecosistema, della biodiversità e del consumo energetico, anche per le generazioni future: questo vuol dire oggi sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni ambientale, economica e sociale.” Tre dimensioni che dialogano tra loro, che non possono essere considerate in modo separato in un discorso concreto e virtuoso, e di lungo sguardo.
Caffè Milani ha deciso di interpretare l’attenzione a queste tre dimensioni incorporandole nella propria strategia aziendale, come garanzia di cura del prodotto e della sua qualità e sicurezza, di valorizzazione delle diverse professionalità legate al caffè, di promozione della sua cultura e di attenzione verso il consumatore e il territorio in cui opera.
Essere sostenibili significa mettere in atto processi e iniziative volti ad assicurare il benessere economico e sociale del caffè affinché diventino fattori di crescita e di miglioramento continuo della competitività dell’azienda, che della riconoscibilità della cultura del caffè ha fatto una scelta consapevole di prodotto.
La sostenibilità diventa, così, un vero e proprio patto di fiducia con i consumatori, un percorso dinamico e indirizzato al miglioramento continuo.
Una visione presente nell’azienda da sempre, e interpretata non come una dichiarazione di intenti da lasciare sulla carta, ma come l’opportunità di realizzare gesti concreti a favore dell’intera comunità.
Ne sono un esempio la linea di prodotti esclusivi realizzati dalla sartoria di In-presa, oggetti unici a partire dai materiali di scarto dell’industria del caffè: borse, pochette e zainetti creati dai giovani della cooperativa; ma anche il ricettario creato dai giovani allievi delle Discipline del gusto di Enaip Lombardia, una raccolta di ricette dolci, salate e abbinamenti di piatti al caffè secondo i criteri di Caffè Milani: km 0, no waste, attenzione al territorio, già disponibile e scaricabile sul sito aziendale.
Quella di Caffè Milani è una storia che parla di culture, di intrecci, di storie. In cui gli scambi sono i protagonisti del racconto: gli scambi commerciali e gli scambi di tradizioni e di consigli.
85 anni di caffè, di coraggio, di evoluzioni, 85 anni lungo la fascia del mondo che dall’Equatore arriva in Italia, 85 anni dedicati alla produzione di qualità, alla sostenibilità e all’inclusione: e il compleanno dell’azienda non poteva che essere festeggiato con una serie di attività che rappresentassero e raccontassero al meglio tutto questo.
“Uno dei valori principali di Caffè Milani è la nostra storia, che è famiglia: attraverso le scelte di mio nonno Celestino prima e di mio papà Pierluigi poi, il loro coraggio e la loro determinazione, è stato possibile arrivare fino ad oggi” – afferma Elisabetta Milani. “Da qui siamo partiti per affrontare la nuova sfida della sostenibilità, che rappresenta il focus del nostro 85^ anniversario, nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale. E per noi, che da sempre ci dedichiamo al caffè “buono” da gustare e da conoscere, questo vuol dire anche sostenibilità sensoriale e nutrizionale.
Riteniamo che questa sfida sia una preziosa opportunità di ricerca, di innovazione e per mettere in campo sempre nuovi progetti, con un’attenzione speciale al nostro territorio”.
CAFFÈ MILANI IN QUALCHE RIGA
1937, Como: Celestino Milani divine Mastro tostatore e decide di acquistare una piccola torrefazione locale, lasciandosi alle spalle la vita da barista senza mai dimenticarla. Nasce così Caffè Milani, che da tre generazioni vede la famiglia, ora nelle persone di Pierluigi, il figlio di Celestino, e dei suoi due figli Elisabetta e Mattia, tostare il caffè e soprattutto dare vita a progetti, iniziative e prodotti che si esprimono nella passione di una vita.
Nel frattempo, negli anni ’70 Caffè Milani si è spostato da Como a Lipomo, e nel 2017, in occasione degli 80 anni, ha inaugurato all’interno dell’headquarter del brand Esposizione Caffè Milani, uno spazio poli funzionale in cui vivere il caffè a 360° gradi. Qui al profumo di caffè si unisce una location pensata per la formazione, alle visite in azienda, con un percorso dedicato alla storia aziendale, e uno spazio museale in cui si può visitare una micro-piantagione di caffè e ritrovare pezzi unici di design che aiutano a spiegare l’evoluzione del rito dell’espresso nel corso del tempo.
Una tazzina di caffè non è mai solo una tazzina di caffè: dietro i chicchi che sono stati macinati per produrla c’è un mondo intero, fatto di geografia, di luoghi, di storie di persone che si intrecciano, mani che compiono gesti sapienti, di porti, di ricerca, di design, di studio.
I NUMERI DI CAFFÈ MILANI
100.000.000 – tazzine servite al bar nel mondo all’anno
17.500.000 – tazzine consumate a casa all’anno
3000 – metri quadri dello stabilimento di Lipomo
85 – anni di attività di Caffè Milani
30 – Paesi del mondo che forniscono i chicchi a Caffè Milani
3 – generazioni di famiglia coinvolte
Commenta per primo