BRUXELLES – Il Consiglio europeo di Bruxelles ha riaffermato il suo “continuo e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. Le conclusioni su Kiev sono state adottate a 26, aggirando il veto dell’Ungheria. Tra le decisioni prese, il principio della “pace attraverso la forza” e nuovi aiuti militari.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in video-collegamento con i leader europei, ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a spingere la Russia verso la pace. Insieme a voi, agli Stati Uniti e agli altri nostri partner, possiamo farcela”.
Dal Cremlino, invece, si critica l’orientamento dell’UE, accusandola di “militarizzarsi e trasformarsi in un partito di guerra”. Anche il premier britannico Keir Starmer ha parlato del conflitto in corso, affermando che il sostegno a Kiev è necessario per garantire che Vladimir Putin non violi un eventuale accordo di pace, come già accaduto in passato. Starmer ha chiuso una riunione dei vertici militari di venti Paesi, riuniti a Londra per discutere il progetto della “Coalizione dei Volenterosi”.
Sul fronte economico, la premier italiana Giorgia Meloni ha commentato le risorse previste dal programma RearmEu, sottolineando che, sebbene sembrino consistenti, “sono virtuali”. Sull’eventuale attivazione della clausola di salvaguardia nazionale, Meloni ha aggiunto: “Non chiudiamo ai prestiti, ma è una scelta da valutare. L’orizzonte ci sembra ravvicinato”.
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