
(PRIMANOTIZIE) PECHINO, 10 APRILE – Sono scattati oggi poco dopo le 12 ora locale (le 6 in Italia) i dazi di ritorsione della Cina contro gli Stati Uniti, con un’aliquota che resta all’84%, nel pieno della crescente tensione commerciale tra le due superpotenze. La misura di Pechino arriva in risposta alle recenti mosse del presidente Usa Donald Trump, che ha confermato l’inasprimento delle tariffe contro la Cina, aumentandole dal 104% al 125%, mentre ha concesso una sospensione di 90 giorni dei dazi reciproci verso altri Paesi.
Pur senza alzare le aliquote in maniera speculare, Pechino ha deciso di mantenere in vigore le tariffe già previste, evitando un’escalation immediata ma ribadendo la propria posizione di fermezza. Le nuove misure colpiscono numerosi beni di importazione americana e confermano la volontà di Xi Jinping di rispondere con forza, senza tuttavia superare la soglia precedentemente annunciata del 105%.
Il clima sui mercati asiatici, intanto, resta positivo. I listini hanno reagito con entusiasmo alla tregua temporanea concessa da Trump ai principali partner commerciali, con Tokyo che segna un rialzo dell’8,46% e Taiwan che balza del 9,22%, trainata dal colosso dei microprocessori TSMC che vola a +9,94%. Singapore avanza del 5,53%, Seul del 5,46%, seguite da Jakarta (+4,47%) e Bangkok (+3,44%). Più contenuti i guadagni di Shenzhen (+2,47%), Hong Kong (+1,8%) e Shanghai (+0,93%), dove pesa ancora il timore di una guerra commerciale più lunga e dura con Washington. (PRIMANOTIZIE)
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