(PRIMANOTIZIE) ROMA, 9 APRILE – La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge della Regione Campania che consentiva al presidente della giunta regionale uscente, già in carica per due mandati consecutivi, di candidarsi per un terzo mandato.
Secondo la Consulta, la norma regionale approvata lo scorso novembre viola l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che affida al legislatore regionale la disciplina dell’ineleggibilità, ma nel rispetto dei principi fondamentali fissati dallo Stato. Tra questi rientra il divieto del terzo mandato consecutivo, sancito dalla legge nazionale n.165 del 2004.
La legge regionale contestata prevedeva che il computo dei mandati decorresse da quello in corso alla data della sua entrata in vigore. In questo modo, ha sottolineato la Corte, la Regione “ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato”, violando così il dettato costituzionale.
Dura la reazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che in una nota ha definito la decisione della Corte una “straordinaria performance giuridica dell’alta Corte”, commentando che è stata “accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti”. De Luca ha poi concluso in tono polemico: “La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. (PRIMANOTIZIE)
L’articolo De Luca non può ricandidarsi: la Consulta boccia la legge della Campania proviene da PRIMANOTIZIE.
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