Biocompostaggio a Pomigliano avanti tutta: anche il Consiglio di Stato boccia il comitato “Laudato Si”

POMIGLIANO D’ARCO – Dopo che lo scorso luglio il TAR della Campania aveva respinto l’istanza cautelare di sospensione dei lavori per la costruzione dell’impianto biodigestore a Pomigliano d’Arco, oggi anche il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato successivamente dal Comitato “Laudato Si di Pomigliano d’Arco”, presieduto da don Giuseppe Gambardella.

Il Comitato, che aveva fatto richiesta di bloccare i lavori già nel 2022, si opponeva alla realizzazione dell’impianto per motivi legati alla tutela ambientale e alla salute pubblica. Tuttavia, il Consiglio di Stato, con l’ordinanza odierna, ha confermato le motivazioni già espresse dal TAR, ribadendo che non vi sono elementi sufficienti per sospendere i lavori dell’impianto.

Nell’ordinanza, il Consiglio di Stato ha inoltre condannato il Comitato appellante al pagamento delle spese legali della presente fase del giudizio. In particolare, il Comitato dovrà risarcire 1.500 euro alla Regione Campania e ulteriori 1.500 euro al Comune di Pomigliano d’Arco.

Il comitato aveva chiesto la sospensione cautelare dei lavori e l’annullamento di tutte le autorizzazioni connesse alla sua realizzazione. Tuttavia, il collegio della quinta sezione del TAR aveva sollevato dubbi sulla “legittimazione attiva del comitato ricorrente ad impugnare il provvedimento di AIA (autorizzazione integrata ambientale)”, e aveva respinto l’istanza rilevando che “non sussiste il paventato periculum”, considerando che i lavori, “incontestatamente cominciati da oltre un anno, sono ancora in corso e, dunque, l’impianto non risulta essere in procinto di attivazione”. Il Consiglio di Stato nel respingere l’appello proposto dal comitato ha ribadito le stesse motivazioni. Con questa decisione, il progetto potrà proseguire spedito fino al completamento.

“Se non fosse bastata la decisione del Tar – dichiara il Sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo – che aveva respinto con giusta causa l’istanza cautelare per sospendere i lavori dell’impianto di biodigestione, siamo ora certi che il Consiglio di Stato, rigettando l’appello del comitato Laudato Si, abbia definitivamente posto fine al tentativo di bloccare la realizzazione di questo impianto. Non solo non rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini, ma con la sua messa in funzione comporterà una significativa riduzione dei costi del servizio di raccolta rifiuti per la comunità. Con grande soddisfazione, procediamo spediti verso il completamento dei lavori.”

L’impianto comunale di compostaggio dei rifiuti organici tratterà 24mila tonnellate all’anno di scarti da trasformare in fertilizzante agricolo. La collocazione dell’impianto è stata fissata lontano dal centro abitato, in una zona direttamente collegata ad una strada a scorrimento veloce che ha uno svincolo autostradale, in modo tale che non ci sia aumento del traffico cittadino.

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