MILANO – Sono state richieste ulteriori indagini, incluse analisi medico-legali approfondite, riguardo la misteriosa morte del ginecologo Stefano Ansaldi, trovato deceduto in circostanze sospette il 19 dicembre 2021 nei pressi della stazione Centrale di Milano.
Il giudice per le indagini preliminari (GIP) Ileana Ramundo, ha accolto la richiesta dei familiari del defunto, rappresentati dagli avvocati Luigi Sena e Francesco Cangiano. Questa decisione arriva nonostante la Procura avesse proposto di archiviare il caso.
Le nuove indagini dovranno chiarire se la ferita al collo della vittima sia stata autoinflitta, come suggerito inizialmente dalla Procura, o se si tratti invece di un omicidio, come sostenuto dalla famiglia. Il giudice ha espresso dubbi sulla teoria del suicidio, basandosi sulle osservazioni fatte dai consulenti della famiglia, i professori Fernando Panarese e Pietrantonio Ricci. In particolare, viene sottolineato che la ferita si trova sul lato destro del collo, il che è incoerente con il comportamento tipico di un destrorso come il dottor Ansaldi nel caso di un’autolesione.
Di conseguenza, il giudice ha ordinato un’analisi medico-legale dettagliata, che prenda in considerazione anche le osservazioni dei consulenti della famiglia. Questa indagine dovrà esaminare in modo approfondito la ferita alla vena giugulare e la lesione parziale dell’arteria carotide. Il giudice ha imposto un termine di quattro mesi per queste nuove indagini.
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