Comunicazione quantistica, un mercato in crescita trainato dalla sicurezza e dall’innovazione

Comunicazione quantistica, un mercato in crescita trainato dalla sicurezza e dall’innovazione
Comunicazione quantistica, un mercato in crescita trainato dalla sicurezza e dall’innovazione

(PRIMANOTIZIE) MILANO, 14 APRILE – In un mondo in cui la sicurezza informatica è diventata una priorità strategica per governi, imprese e cittadini, la comunicazione quantistica si profila come una delle tecnologie più promettenti per garantire protezione e integrità dei dati. Secondo l’ultima analisi di McKinsey, il settore si appresta a vivere un vero e proprio boom, con un valore di mercato stimato tra 10,5 e 14,9 miliardi di dollari entro il 2035, partendo da circa 1 miliardo nel 2023.

Tra i principali motori di questa crescita vi sono i finanziamenti pubblici, come quelli promossi dalla NATO, le innovazioni tecniche in ambito quantistico e l’urgenza di trovare soluzioni robuste contro le minacce informatiche avanzate. Non a caso, il 62-66% degli attuali clienti di tecnologie di comunicazione quantistica sono governi, mentre il settore privato – in particolare telecomunicazioni e cybersecurity – è destinato a raddoppiare la sua quota entro il prossimo decennio.

Il comparto si articola in tre macroaree – sicurezza, reti e servizi – con sei verticali di riferimento, tra cui spiccano la distribuzione quantistica delle chiavi (QKD) e la crittografia post-quantistica (PQC). Quest’ultima è oggi la più matura e diffusa grazie alla sua implementazione più semplice e alla precoce standardizzazione promossa da enti come il NIST. Tuttavia, la QKD rappresenta l’unica tecnologia al momento in grado di garantire sicurezza basata sulle leggi fondamentali della fisica.

Il report evidenzia anche l’emergere di sinergie strategiche tra comunicazione quantistica e quantum computing, che condividono architetture e tecnologie, come le interconnessioni fotoniche modulari, fondamentali per la scalabilità dei sistemi. È in questo contesto che si colloca il concetto di Q-Day: il giorno in cui i computer quantistici diventeranno talmente potenti da compromettere la crittografia tradizionale. Un punto di svolta che accelererà l’adozione di soluzioni quantistiche e ridisegnerà gli equilibri della sicurezza globale.

Se da un lato la PQC offre una transizione più agevole, le reti quantistiche – come quelle regionali già sviluppate in Europa – saranno indispensabili per applicazioni in cui la sicurezza assoluta è imprescindibile, come il blind quantum computing o la trasmissione di informazioni governative ultra-riservate.

L’Europa gioca già un ruolo di primo piano, in particolare nella QKD, grazie a un ecosistema vivace di startup e a investimenti istituzionali mirati. Ma sarà il Nord America, secondo McKinsey, ad assumere il primato entro il 2035, grazie alla forza combinata di fondi pubblici, innovazione privata e infrastrutture digitali avanzate.

Intanto, cresce l’attenzione del mercato anche per soluzioni miste, in grado di integrare comunicazione quantistica e crittografia classica, per accompagnare gradualmente le aziende verso una sicurezza di nuova generazione. La vera sfida, oggi, è trasformare le promesse teoriche in applicazioni reali e scalabili: un obiettivo ambizioso, ma sempre più vicino grazie alla convergenza tra ricerca scientifica, industria e policy. (PRIMANOTIZIE)

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